A dicembre, segnali contrastanti emergono dagli indicatori di fiducia rilevati dall’Istat: mentre l’indice del clima di fiducia dei consumatori continua a flettere, quello delle imprese segna un significativo incremento.
Consumatori Per quanto riguarda i consumatori, si osserva un peggioramento marcato delle attese sulla situazione economica e sulla disoccupazione, con l’indice del clima economico che scende da 97,8 a 96,1 e quello futuro che passa da 93,8 a 93,3. Tuttavia, il clima personale registra un lieve miglioramento da 96,2 a 96,4 e il clima corrente rimane sostanzialmente stabile (da 98,7 a 98,6).
Imprese Le imprese mostrano un quadro differente: l’indice di fiducia diminuisce nell’industria, con la manifattura che scende da 86,5 a 85,8 e le costruzioni che flettono da 101,5 a 100,9. Tuttavia, nei servizi, l’indice aumenta significativamente, passando da 93,9 a 99,6 nei servizi di mercato, e mostra un incremento marginale nel commercio al dettaglio (l’indice sale da 106,8 a 106,9).
Nel settore industriale, nelle imprese manifatturiere migliorano solo le attese di produzione, mentre nelle costruzioni peggiorano entrambe le variabili. Nel comparto dei servizi di mercato, tutte le componenti dell’indicatore mostrano un’evoluzione positiva. Nel commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite migliorano, ma le scorte di magazzino risultano accumulate e le attese sulle vendite subiscono una leggera diminuzione.