Si è conclusa a Napoli l'assemblea di Federcasa nella splendida cornice del Circolo Nautico Posillipo. Due giorni di conferenze e discorsi sul tema dell'edilizia sociale, con le direzioni locali e regionali che hanno incontrato la politica per discutere del futuro delle case popolari. Ieri il focus sul nuovo supporto dell'Europa e sul bilancio nazionale, con il videomessaggio del Ministro Matteo Salvini e l'annuncio del finanziamento di oltre un miliardo di euro per il rinnovamento energetico delle case popolari, nell'ambito del piano REPowerEU e del PNRR, del presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati Marco Osnato (Leggi Qui).
Questa mattina l'assemblea dei soci e la presentazione dello studio Nomisma ma prima, in apertura, i saluti e l'intervento del sindaco di Napoli - da poco anche presidente ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) - Gaetano Manfredi, che ha affrontato il tema dell'IMU. Dalle aziende proprietarie di case popolari, infatti, la richiesta di esenzione del pagamento, attualmente previsto per gli edifici residenziali pubblici in quanto assegnati con un corrispettivo economico, seppur minimo. Dal loro punto di vista, i Comuni non possono rinunciare alle entrate che arrivano dalla tassa sulla casa, come spiegato da Manfredi, che ha auspicato il supporto del Governo per andare incontro alle richieste di enti e aziende di case popolari.
Dossier casa che è presente anche sul tavolo dell'ANCI, che Manfredi presiede da meno di un mese dopo l'elezione avvenuta a Torino. "Stiamo preparando un'agenda sulla casa - ha spiegato - perché sono tematiche sentite in tutta Italia. L'idea è di sostenere un grande piano casa nazionale che consenta di investire su nuova edilizia agevolata che dia una risposta soprattutto nelle grandi aree metropolitane. Un grande piano di riqualificazione dell'edilizia esistente economica e popolare, che soffre spesso di situazioni di degrado che rendono l'abitare difficile. Interventi per il sostegno al fitto e alla morosità per ridurre la tensione abitativa soprattutto nelle grandi città. Poi la richiesta di trovare formule innovative dell'abitare che integrino i nuovi servizi alla persona con la possibilità di avere una casa. Stiamo preparando un'agenda della casa che completeremo a gennaio e porteremo a dibattito nazionale, presentandolo al Governo e alla Commissione europea. Federcasa in questo ha un ruolo fondamentale perché rappresenta un corpo intermedio che è un interlocutore naturale rispetto ai comuni, non solo per quelle che sono le problematiche legate alla gestione del patrimonio immobiliare pubblico ma anche perché è un soggetto imporante per costruire questa agenda comune che consente di presentare una proposta condivisa e rispetto a quelle che sono le sfide della casa nel presente e nel futuro".
L'assemblea Federcasa è servita anche a presentare i dati dello studio Nomisma sulla condizione e i cambiamenti in atto nelle case popolari italiane. Si è parlato di polverizzazione delle famiglie, aumento dei costi dell'abitare e della povertà, di vetustà degli alloggi, della bassa percentuale di sgomberi effettuati sul totale di occupazioni abusive rispetto al libero mercato, dell'aumento della morosità e del peso della tassazione sui gestori.
"Dai dati - ha concluso Buttieri - è emerso un aumento importante della morosità, un aumento dei nuceli familiari polverizzati, quindi monogenitoriali o comunque anziani e fragili. Dobbiamo porre l'attenzione a questi temi chiedendo l'intervento allo Stato e al Governo finalizzati a questo tipo di attività. Il prossimo appuntamento è nel 2025: avremo un'assemblea di consuntivo importante a giugno che faremo ad Ancona, le sfide sono quelle di cercare di investire al meglio il miliardo e 380 milioni che la finanziaria ci metterà a disposizione per la riqualificazione energetica dei nostri enti e delle nostre aziende".