Dal vino ai formaggi fino al mercato coperto di Campagna Amica Aosta: sono queste le 3 tappe del viaggio studio organizzato in Valle d’Aosta da Donne Coldiretti Piemonte. Una giornata per scoprire una parte del territorio valdostano e per uno scambio di esperienze tra imprenditrici.
Accolto dalla presidente regionale, Alessia Gontier, dalla responsabile Donne Coldiretti Valle d’Aosta, Sara Manganone, dal direttore, Elio Gasco, e dal vicedirettore, Silvia Bosco, il gruppo di imprenditrici provenienti da tutto il Piemonte ha visitato il mercato coperto di Campagna Amica dove ha avuto modo di conoscere le varie realtà che lo compongono ed interloquire con i produttori per un momento di scambio proficuo. L’azienda vitivinicola Grosjean, a Quart, ha, poi, presentato i suoi vini, ha raccontato la sua storia ed il percorso che l’ha portata oggi ad essere tra le eccellenze valdostane per la produzione di vini biologici. Infine, l’ultima tappa presso l’azienda agricola Lo Copafen, a Chambave, è stata l’occasione per apprendere il procedimento tecnologico ed innovativo che la famiglia Perraillon mette in atto nella produzione dei formaggi e, da qualche anno, anche dei salumi, andando a modernizzare la lunghissima tradizione di famiglia. Buona parte dei suoi formaggi vengono stagionati in alta quota, tra cui l’immancabile Fontina.
“Ringraziamo Donne Coldiretti Valle d’Aosta per la particolare ospitalità che ci hanno riservato – afferma Monia Rullo, responsabile Donne Coldiretti Piemonte -. Come già fatto in precedenza, anche quest’anno abbiamo voluto conoscere alcune realtà limitrofe alla nostra regione per conoscere le peculiarità e le coltivazioni e per questo, in occasione del coordinamento regionale di Natale, abbiamo voluto ci potesse essere uno scambio di conoscenze ed esperienze. Si tratta sempre di giornate arricchenti sotto tanti punti di vista, con l’obiettivo di fare squadra e di creare un gruppo coeso che sappia affrontare le sfide e le battaglie della nostra Coldiretti”.
“I viaggi studio rappresentano sempre un momento importante per la nostra Organizzazione – sottolineano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Un modo per dimostrare ancora una volta come l’agricoltura sia oggi capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. L’agricoltura al femminile è capace di valorizzare le imprese coniugando il rispetto dell’ambiente con l’attenzione al sociale, la tutela della biodiversità con la valorizzazione dei prodotti tipici e sa accettare le nuove e crescenti sfide del mercato”.