Cinzia Spilinga, consigliera comunale del Partito Democratico, non è affatto soddisfatta dell’esito dell’incontro di questa mattina tra il Comune di Novara e i vertici di Poste Italiane sulla chiusura dei due uffici di Vignale e del Torrion Quartara. Anzi: Spilinga, che è la prima firmataria della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale che chiedeva il massimo impegno del Comune per salvare i due uffici, definisce quella dell’amministrazione del Comune di Novara “una posizione di retroguardia”. “Le rassicurazioni del Sindaco Canelli e dell’assessora Stangalini – dice la consigliera del Pd - non cancellano le preoccupazioni dei tanti utenti che facevano affidamento sui molteplici servizi offerti dagli uffici postali di Vignale e del Torrion Quartara. Ci si accontenta di interventi palliativi da parte di Poste Italiane aggirando il vero problema che affligge la nostra città ovvero quello dello spopolamento dei servizi nelle periferie su cui occorrerebbe una riflessione e una programmazione seria” .
“La scelta del Comune di Torino di impugnare la decisione di Poste Italiane al Tar – conclude Spilinga - esprime una precisa volontà politica di vicinanza ai più fragili: quella che evidentemente manca alla destra che amministra la nostra città e che si rivolge alle periferie solo durante le campagne elettorali”.