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Attualità | 30 novembre 2024, 19:00

Chiusura di due uffici postali a Novara: incontro tra Poste Italiane e regione

L'assessore Bussalino ha chiesto di rivedere la decisione per venire incontro alle necessità dei cittadini

Chiusura di due uffici postali a Novara: incontro tra Poste Italiane e regione

Si è svolto l’incontro tra regione Piemonte, comune di Torino, comune di Novara e Poste Italiane Spa per affrontare il tema della chiusura di cinque uffici postali a Torino e di due a Novara. Una decisione che sta generando preoccupazione soprattutto tra la popolazione anziana. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale agli enti locali Enrico Bussalino, l’assessore del comune di Torino Michela Favaro, l’assessore del comune di Novara Maria Cristina Stangalini, il responsabile relazioni istituzionali macroarea nord ovest di Poste Italiane Federico Sichel, e il responsabile gestione operativa Mp macroarea nord ovest Giovanni Bessi.

L’incontro è stato convocato dalla regione dopo l’invio di una lettera da parte dell’assessore Bussalino per chiedere un confronto diretto sulle motivazioni alla base del piano di razionalizzazione che prevede la chiusura degli uffici postali in questione. La notizia ha suscitato preoccupazione, in particolare tra i cittadini più anziani, per i quali l’accesso ai servizi postali rappresenta un’esigenza primaria e lo spostamento verso sedi alternative potrebbe risultare difficoltoso.

“Abbiamo chiesto a Poste Italiane di rivedere questa decisione, proponendo eventualmente una riduzione degli orari di apertura anziché la chiusura degli uffici – ha dichiarato l’assessore Bussalino –. Tuttavia, l’azienda ha confermato che tali provvedimenti rientrano nel piano nazionale di razionalizzazione. Di fronte a questa posizione, abbiamo richiesto a Poste di valutare soluzioni alternative che possano conciliare le esigenze aziendali con quelle della cittadinanza, ottenendo un riscontro positivo”.

Tra le proposte avanzate dalle istituzioni, vi è la creazione di punti di riferimento nelle zone interessate dalle chiusure, per garantire la continuità di servizi essenziali come il pagamento delle bollette e il prelievo di contante, in particolare nelle aree dove già si registrano carenze di servizi da parte di altri istituti di credito. Poste Italiane ha accolto positivamente queste richieste al fine di mantenere un dialogo costruttivo con le amministrazioni e si impegna a condividere tutte le soluzioni, tra le quali nuovi sportelli automatici Postamat, con tempi di attivazione brevi e predisporre i “PuntoLIS”, ovvero un punto di appoggio presso negozi di vicinato, come tabaccherie e farmacie, dove sarà possibile accedere a servizi postali di base.

“La regione e le amministrazioni comunali lavorano per tutelare i propri cittadini e rispondere alle loro esigenze – ha aggiunto Bussalino –. Poste Italiane non è solo un servizio, ma un presidio sociale fondamentale per le nostre comunità. Abbiamo chiesto all’azienda di collaborare concretamente per assicurare la continuità di servizi indispensabili.”

L’incontro si è concluso con l’impegno delle parti a monitorare la situazione e a lavorare in sinergia per garantire che i cittadini non vengano penalizzati dalle misure di razionalizzazione previste dal piano di Poste Italiane. 

l.b.

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