Economia - 29 novembre 2024, 10:15

Da tutto il Piemonte al corteo di Cgil e Uil "Contro la manovra del governo Meloni". Altissima l'adesione [FOTO]

Attese migliaia di persone. Oltre 70 i bus organizzati dai due sindacati. La manifestazione si concluderà in Piazza Castello. Gli organizzatori parlano di 15mila presenze

Alta l'adesione allo sciopero generale a Torino e in Piemonte

Ci sono i lavoratori di Mirafiori, quei 250 su cui aleggia lo spettro di un possibile licenziamento, vista la cassa integrazione a scadenza. Dipendenti che durante i picchi della pandemia producevano mascherine. Ci sono gli altri colleghi di Stellantis, quelli delle Carrozzerie, comparto che rimarrà chiuso (di nuovo) dal 2 al 17 dicembre, data che si aggancia alla chiusura collettiva dell'impianto dal 18 fino al 5 gennaio. 1.800 i dipendenti coinvolti. Ci sono i lavoratori della Trasnova, al quarto giorno di presidio davanti ai cancelli dello stabilimento. Quelli della Denso di Poirino, così come i lavoratori della Lear di Grugliasco, la cui vertenza ha visto una prima fumata bianca per un anno di cassa integrazione dopo un impasse che perdurava da mesi su 380 lavoratori. 

Automotive e non solo

Uscendo dalla provincia (e dall’automotive) è di questi giorni la notizia di una nuova crisi alla Diageo, realtà del beverage, che vuole chiudere lo stabilimento di Cinzano, a Santa Vittoria d'Alba, mandando a casa oltre 300 persone.  

Arrivano da tutto il Piemonte, da ogni provincia. Circa 70 pullman organizzati dai due sindacati.  

Adesione alta in tutte le province

"Stando ai primi dati che abbiamo l'adesione è molto alta. Siamo soddisfatti", riferiscono i sindacati che hanno indetto l'iniziativa (Cgil e Uil). Dalle 8 del mattino i manifestanti si sono radunati in piazza XVIII Dicembre, sono previste migliaia di persone nel corteo che si snoderà per le vie del centro, tra via Cernaia e via Pietro Micca, per poi concludersi in Piazza Castello dove è stato allestito un palco per gli interventi di delegato, segretari e lavoratori. 

I temi sono molti. Lo sciopero è generale e riguarda non solo le fabbriche. In piazza la scuola, i trasporti, la sanità, le poste, la giustizia, vigili del fuoco, lavoratori pubblici e privati. Ognuno con le proprie richieste tutte rivolte al governo Meloni, il quale sta mettendo a punto una Finanziaria che potrebbe essere lacrime e sangue, come in qualche modo anticipato dal ministro Giorgetti, e che dovrà superare l'ostacolo degli emendamenti provenienti dalla sua stessa maggioranza. 

Per quanto riguarda i trasporti il Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ha precettato, dimezzando le ore di mobilitazione: saranno 4 per aerei e trasporto pubblico, restano otto per gli altri settori.

Tanti i punti contestati da Cgil e Uil - promotori dell’iniziativa - sulla legge di Bilancio che il governo si appresterà ad approvare entro metà dicembre. Intanto centinaia di lavoratori da questa mattina si sono radunati in piazza XVIII dicembre per proseguire in corteo verso il centro della Città. Previsti disagi alla viabilità. In città lo sciopero sul servizio Urbano, suburbano, la metropolitana e il centro servizi al cliente sarà attivo dalle ore 9 alle ore 12. Dalle 9 alle 13 per il servizio extraurbano.

La situazione, provincia per provincia

Alta l’adesione, dai primi dati che arrivano dalle aziende e dalle fabbriche in Piemonte:
Cuneo: Acciaierie d’Italia 95%, Merlo 60%, Michelin 65%, Sibelco 95%, Fonti di Vinadio 60%
Novara: Lagostina 80%, Meritor 85%, asili nido 70%, centro prelievi ospedale 100%, Kimberly Clark 90%
Asti: Johnson Electric 85%, Nuova Tecnodelta 80%
Alessandria: Saiwa 83%, Bucci Outlet 50%, Bennet 70%, appalto mensa carcere 75%
Biella: Novacoop 60%, Feltrinelli 90%, Stellantis 77%
Vercelli: Amazon 40%, Lavazza 85%, Loro Piana 100%, asili nido 100%, radiologia ospedale 80%, Itinera 70%, Gammastamp 90%, CM service appalto ATAP pulizie 100%
Torino: Microtecnica 90%, Leonardo Caselle 80%, Avio Borgaretto 95%, Denso 70%, Bitron 75%, Valeo 70%, Savio 60%, Magna Olsa 95%, Pirelli Settimo Torinese 90%.

Dalla politica agli studenti Pro Pal

Spazio anche alla politica, oltre al lavoro. Tra le bandiere rosse e blu delle due sigle sindacali compaiono quelle di partito: dal Pd a Movimento di Rinascita Comunista. Anche i collettivi studenteschi presenti con una bandiera della Palestina, così come il sindacato di base del Cub e SiCobas che espongono un cartello "Non siamo scarti da rottamare".

"15mila presenze" e compaiono le marionette di Salvini e Meloni 

Un fiume di persone con il corteo partito intorno alle ore 9,30 con la testa che ora sta imboccando via Pietro Micca, mentre la coda è ancora a Porta Susa. Secondo le stime dei sindacati sarebbero 15mila le presenze. Il ministro Salvini il più contestato per via della precettazione. Compaiono due marionette raffiguranti proprio il ministro delle Infrastrutture e una caricatura della premier Giorgia Meloni.

Daniele Caponnetto