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Sanità | 26 novembre 2024, 11:30

Valle (PD): "Mobilità sanitaria, Piemonte ancora in passivo, ma con una situazione a macchia di leopardo"

Attraverso un accesso agli atti il vicepresidente Commissione Sanità del Consiglio regionale ha evidenziato quelli che sono "i sommersi e i salvati"

Valle (PD): "Mobilità sanitaria, Piemonte ancora in passivo, ma con una situazione a macchia di leopardo"

"Con un lavoro di accesso agli atti abbiamo ricostruito tutta la mobilità sanitaria passiva e attiva del 2022 e 2023. Siamo convinti infatti che più di altri indicatori, i comportamenti effettivi dei nostri concittadini possano offrirci informazioni utili sul nostro sistema sanitario e sulle performance delle diverse ASL. Se infatti ne emerge un sistema Piemonte generalmente debole, in passivo di 8 milioni, registriamo un dato sostanzialmente costante a livello generale, ma molto variegato sui territori. Sono dati che dobbiamo considerare con attenzione, specie all'inizio di un lavoro sul nuovo piano sociosanitario e nel momento in cui dobbiamo fissare nuovi obiettivi ai direttori delle Aziende", a dirlo è Daniele Valle (PD), Vicepresidente Commissione Sanità del Consiglio regionale. 

"Per quanto riguarda la mobilità passiva, a livello assoluto sono le regioni del confine est a soffrire di più (No, Al, Vco), facendo da sole il 49% del totale (134 mln su 274). Inoltre, se Alessandria è la più debole in assoluto (64 mln), VCO è quella che registra un peggioramento più marcato da un anno all'altro (+13%) - continua Valle -  Da notare però che anche Torino e To3 registrano aumenti significativi, superiori al 10%, verosimilmente legati alla diminuzione di servizi e alla presenza di strutture private che hanno anche sedi accreditate fuori regione. Di contro, le aziende cuneesi registrano numeri bassi in assoluto e un saldo negativo rispetto all'anno prima: facevano bene e hanno fatto meglio, riducendo ancora la mobilità passiva.Per quanto riguarda la mobilità attiva, vale a dire la nostra capacità di attrarre da fuori regione, sono di nuovo VCO, NO e AL a fare la parte del leone: 128 mln su 266 mln (48%). Quasi tutto il passivo piemontese si sviluppa in queste tre province (6mln su 8): la vicinanza geografica evidentemente non spiega tutto, ma ci sono anche debolezze intrinseche di questi territori e forti attività di attrazione oltre confine."

"Serve dunque una politica di investimenti forte - è il monito di Valle - Torino (Città della salute, Mauriziano e ASL) si confermano grandi attrattori, col 30% del totale.

Tuttavia sono San Luigi, Biella e ASLTo3 quelli che hanno realizzato un incremento di attrattività più significativo rispetto all'anno prima, sviluppando attività che hanno saputo convincere più professionisti e pazienti a sceglierle."

comunicato stampa

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