L’Assemblea dei delegati di Est Sesia, il maggiore consorzio di bonifica in Italia, ha nominato oggi il nuovo CDA e confermato Camillo Colli come presidente (con 70 voti su 83 votanti, 84%), rinnovandogli così la fiducia per un secondo mandato. Si tratta della conclusione del percorso istituzionale iniziato alcune settimane fa, che ha coinvolto tutti gli oltre 25mila consorziati di Est Sesia, che hanno totalmente rinnovato il 40% dei loro delegati, come del resto oltre il 70% del Consiglio di Amministrazione.
“Est Sesia è un ente privato, che gestisce risorse sia pubbliche, sia soprattutto private, in favore degli agricoltori di quello che è il territorio risicolo più importante d’Europa, commenta Camillo Colli. Gli associati si sono espressi a larghissima maggioranza rinnovando la loro fiducia per conferirmi un secondo mandato. È chiara la volontà di rinnovare profondamente un ente che per troppo tempo è rimasto legato a un ambiente ambiguo e a un passato di malaffare. Nel corso dei quattro anni appena conclusi abbiamo intrapreso un deciso percorso per risollevare e risanare l’ente che ha oltre 100 anni di storia. Intendiamo proseguire sulla strada tracciata nel primo mandato”.
I consorziati di Est Sesia hanno conferito al Presidente Colli un mandato chiaro, supportato anche da una nuova assemblea dei delegati all’insegna della discontinuità rispetto al passato, che ha visto un cambiamento pari al 40% dei delegati. Allo stesso modo, l’Assemblea profondamente rinnovata ha nominato il CDA, esprimendo 16 nuovi consiglieri rispetto alla compagine che aveva guidato l’ente dal 2012 al 2018 sui 18 totali. L’Assemblea ha poi votato anche un versamento straordinario per la gestione della liquidità dell’ente, pari a circa 4 milioni di euro, per garantire il corretto funzionamento dell’Ente in attesa della nomina dei revisori dei conti da parte della Regione Piemonte. Est Sesia ha infatti presentato il bilancio 2023 a giugno, quando non era stato possibile approvarlo a causa delle illegittime dimissioni del Collegio dei Revisori. Da 5 mesi l’ente attende la nomina dei due revisori e dei due supplenti che spettano a Regione Lombardia e Regione Piemonte (quelli della Lombardia sono stati nominati alla fine della scorsa settimana).
“In merito alle voci di un possibile commissariamento, pare evidente che la politica stia operando in quella direzione, nonostante la chiara volontà degli associati, prosegue il Presidente Colli. Stupisce che le Regioni Piemonte e Lombardia, che si siano mosse solo oggi, e non a sostegno del Consorzio, nominando speditamente i revisori a loro spettanti per metterci nelle condizioni di approvare il bilancio presentato mesi e mesi addietro. Forse un commissariamento sarebbe stato più opportuno 10 anni fa, quando la Procura della Repubblica di Novara avviava un’indagine che andava dal falso ideologico in atti pubblici alla truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione, al peculato, all’appropriazione indebita, alla turbata libertà degli incanti, all’abuso d’ufficio a carico dei dirigenti apicali dell’Ente. Se Questo CDA e questa presidenza stanno facendo esattamente quanto la politica avrebbe dovuto fare allora. Un eventuale commissario non potrà che fare altrettanto, proseguendo sulla strada da noi tracciata”.