Nel trimestre luglio-settembre la congiuntura industriale ha registrato una sostanziale stabilità nell’Alto Piemonte, con andamenti leggermente diversificati nelle quattro province che compongono quest’area.
Per quanto riguarda la provincia di Novara, nel terzo trimestre del 2024 il sistema manifatturiero registra complessivamente un lieve aumento della produzione industriale, con marcate differenze tra i diversi comparti. In particolare, nel periodo luglio-settembre 2024 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al +1,2%, contro una media regionale del -0,5%.
Dall’analisi per attività economica emerge come il quadro generale sia legato ai buoni risultati di alcuni settori produttivi, come la chimica-gomma-plastica che registra un dato del +5,2% rispetto al corrispondente periodo del 2023, e l’alimentare (+5,1%). Al contrario risultano in calo il tessile-abbigliamento (-3,2%) e la metalmeccanica (-0,3%), nel cui ambito la rubinetteria-valvolame registra una più marcata contrazione (-2%). Il dato globale degli ordinativi risulta stabile, ma non incoraggiante sia sul versante interno (+0,2%) sia su quello estero (+0,1%) con differenze tra i vari settori. Il fatturato complessivo appare in lieve diminuzione (-0,6%), evidenziando una sostanziale stabilità sul versante estero (+0,3%) e una contrazione su quello interno (-1%).
A livello complessivo, nell’alto Piemonte la produzione evidenzia una variazione del -0,2%, pressoché allineata alla media regionale, pari al -0,5%. Il dato di quadrante risente della forte contrazione del comparto tessile-abbigliamento (-8,1%), non compensata dalle migliori prestazioni di alimentare e bevande (+4,3%) e della chimica-gomma-plastica (+2,2%), con un risultato stazionario per il metalmeccanico (-0,1%). L’andamento dei settori si riflette nelle dinamiche dei territori, legati alle specializzazioni produttive locali: Biella registra un dato ancora in ribasso (-3,4%), Vercelli appare stabile (+0,2%), mentre Novara e il Verbano Cusio Ossola esprimono incrementi modesti, rispettivamente del +1,2% e +1,5%.
Per quanto riguarda il fatturato, invece, si riscontra un calo generalizzato: -1,6% è la diminuzione registrata a livello totale, con un -1,5% in riferimento al mercato interno e un -1,8% per quello estero. L’indagine del terzo trimestre 2024 ha visto complessivamente coinvolte 685 imprese, per un totale di oltre 25.000 addetti e un fatturato poco al di sotto dei 9 miliardi di euro.
“Il calo della produzione industriale, che a settembre Istat ha attestato per il ventesimo mese consecutivo, rappresenta una dinamica generalizzata dell’economia italiana, a cui si aggiunge la stagnazione del Pil”, commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. “A pesare, tra i vari fattori, vi sono la debolezza dell’Eurozona, in primis di Francia e Germania, nostri principali partner europei, e uno scenario mondiale ancora incerto, elementi che gettano ombre sulle previsioni future, quantomeno a breve termine. Tra i settori più in affanno vi è il tessile-abbigliamento, che a livello generale risente di un raffreddamento dei suoi mercati cruciali, con un impatto maggiore in quei territori, come il Biellese, che possiedono una forte vocazione produttiva. Occorre dunque agire per preservare la capacità competitività delle imprese e favorire il più possibile il recupero di consumi e investimenti”.