Il consumo di farmaci in Italia continua a seguire un trend crescente, con un'attenzione particolare rivolta agli antibiotici, la cui spesa è aumentata del 5,8% nel 2023, toccando i 822,6 milioni di euro. I dati, contenuti nel rapporto OsMed 2023 dell’Agenzia Italiana del Farmaco, dipingono un quadro preoccupante per quanto riguarda l'uso di antibiotici, con un incremento del 6,4% nei consumi, portando la media a 17,2 DDD/1000 abitanti al giorno. Nonostante gli appelli a un uso più consapevole per contrastare l’antibiotico-resistenza, l'Italia continua a registrare differenze regionali nella prescrizione degli antibiotici, dovute più a pratiche di prescrizione inappropriate che a reali necessità sanitarie.
Nel contempo, un altro dato positivo emerge dal rapporto: i farmaci generici, pur restando in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, vedono una crescita del loro consumo. Con una quota del 22,8%, l'Italia si colloca ancora tra gli ultimi in Europa per quanto riguarda l’utilizzo di generici, ma il trend mostra segnali di miglioramento. L’AIFA auspica una maggiore diffusione di questi farmaci, che rappresentano una delle leve fondamentali per contenere la spesa sanitaria.
Il 2023 ha visto un incremento anche nel mercato dei farmaci di fascia C, quelli acquistabili direttamente dai cittadini, che hanno registrato un aumento vicino al 10%, spinti da una combinazione di prescrizioni più costose e un aumento dei prezzi. Complessivamente, la spesa farmaceutica in Italia ha raggiunto i 36,2 miliardi di euro, con il 68,7% di essa rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
La spesa territoriale pubblica ha segnato un aumento del 3%, arrivando a 12 miliardi e 998 milioni di euro, mentre quella per i farmaci acquistati dalle strutture pubbliche è salita dell'8,4%, attestandosi a 16,2 miliardi di euro.