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Territorio | 21 ottobre 2024, 08:00

Al via il settimo Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni

Dal 1° ottobre 2024, 2.530 Comuni e un milione di famiglie coinvolti nel monitoraggio per dati demografici e abitativi essenziali

Al via il settimo Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni

Il 1° ottobre 2024 ha segnato l'inizio della settima edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, promosso dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Questo strumento di rilevazione annuale, che coinvolgerà 2.530 Comuni e circa 1 milione di famiglie, è ormai un pilastro per il monitoraggio continuo dei dati demografici e abitativi del Paese. Attraverso la combinazione di rilevazioni campionarie e l'uso di dati amministrativi, il censimento fornisce un quadro aggiornato e preciso della popolazione residente in Italia, utile a livello nazionale e locale.

Il Censimento si basa su due rilevazioni principali: la "Lista", che interessa le famiglie direttamente selezionate, e l'"Areale", che riguarda specifici territori. Queste informazioni, integrate con i dati provenienti da fonti amministrative, permettono di restituire una fotografia chiara e tempestiva della distribuzione e delle caratteristiche della popolazione italiana. Entro dicembre di ogni anno, l'Istat pubblica i risultati aggiornati relativi alla popolazione, suddivisi per sesso, età, cittadinanza, istruzione e occupazione.

Una delle novità principali del 2024 è il ritorno della possibilità per l’Istat di fornire dati individuali agli uffici anagrafici comunali. Questo permetterà una revisione e un aggiornamento accurato delle anagrafi locali, migliorando l’efficienza nella gestione amministrativa e influendo direttamente su numerose attività comunali, tra cui il numero di consiglieri comunali, le concessioni di licenze e i trasferimenti economici.

Un altro aspetto fondamentale riguarda le abitazioni: il censimento consente di determinare il numero di abitazioni occupate e non occupate grazie ai dati del Registro degli edifici e delle unità immobiliari, integrati con i dati catastali. Questa informazione è essenziale per migliorare la pianificazione urbana e i servizi abitativi.

Il Censimento del 2024 introdurrà un'analisi approfondita su un segmento demografico di particolare interesse: gli individui che dimorano in Italia da lungo tempo ma non sono ancora registrati formalmente nelle anagrafi. Questo fenomeno coinvolge lavoratori come colf e braccianti agricoli che, per motivi economici o di convenienza, non risultano iscritti in anagrafe, pur essendo di fatto residenti nel Paese da anni. La comprensione di questo gruppo è cruciale per migliorare la gestione territoriale e i servizi pubblici, soprattutto nelle grandi città.

Redazione

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