Sanità - 19 ottobre 2024, 19:15

Confermato il piano di edilizia sanitaria della regione: 530 milioni per la Città della Salute di Novara

Nella giornata di oggi è stato presentato il progetto per la realizzazione della nuova struttura, i cui lavori dovrebbero partire nel 2026

La regione Piemonte investirà 530 milioni di euro per la realizzazione della nuova Città della Salute e della Scienza di Novara. Una notizia nota già da diverse settimane, e che oggi ha trovato una nuova conferma in un incontro tenutosi al palazzo della regione.

Durante l’incontro, il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla sanità Federico Riboldi hanno presentato il progetto, che prevede un investimento complessivo di 4,5 miliardi di euro - tra risorse Inail, fondi statali, regionali, Pnrr e risorse private – per un piano di edilizia sanitaria che non ha uguali nella storia della regione e che oggi è stato aggiornato alla luce dell’incremento delle risorse Inail che consentono di realizzare con fondi pubblici anche gli ospedali di Cuneo e Alessandria. In particolare, il piano prevede la costruzione di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità, oltre a 43 centrali operative territoriali.

In particolare, il progetto per la Città della Salute prevede un investimento di 530 milioni di euro, di cui 189 provenienti da fondi statali, 10 da fondi regionali e 331 da capitali privati. Il progetto prevede la realizzazione di 711 posti letto, su una superficie di 170mila metri quadrati. Entro dicembre 2024 è previsto il termine per la presentazione delle offerte, mentre nel 2025 è in programma l’aggiudicazione della concessione. Entro il 2026 si prevede l’inizio dei lavori.

Per accompagnare il percorso di realizzazione di queste opere – che hanno tra loro iter e tempistiche differenti, diverse stazioni appaltanti e varie forme e fonti di finanziamento – la regione Piemonte ha deciso di avvalersi di un gruppo di esperti in materia di prevenzione e contrasto all’illegalità nell’ambito della gestione degli appalti e dei servizi sanitari, istituto all’interno della direzione sanità della regione Piemonte e presentato ufficialmente oggi, sabato 19 ottobre, nella sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte. Ne fanno parte Filippo Dispenza, Franco Frasca, Giovanni Mainolfi e Antonio Rinaudo. Si tratta di importanti personalità che in questi anni si sono distinte nei propri ambiti: Filippo Dispenza, prefetto a riposo, è commissario straordinario del governo di Caivano, Franco Frasca è generale di brigata (nella riserva) dell’arma dei carabinieri, Giovanni Mainolfi è generale di corpo d’armata (Aus.) della guardia di finanza e Antonio Rinaudo ex Pm della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della Procura della Repubblica di Torino.

“L’incremento di risorse da parte di Inail ci consente oggi di aggiornare il nostro piano di edilizia sanitaria e di realizzare con fondi pubblici anche gli ospedali di Cuneo e Alessandria. Un piano ambizioso al quale abbiamo lavorato in questi anni con l’ex assessore Icardi, oggi presidente della commissione sanità, che ringrazio, e che portiamo ora avanti con l’assessore Riboldi. Si tratta di grandi investimenti per oltre 170 interventi, tra grandi ospedali e case di comunità, di cui si stanno svolgendo, a seconda dei casi, progettazioni, gare e lavori che nei prossimi anni daranno un volto nuovo e rinnovato agli ospedali della nostra regione in modo da rispondere sempre di più e meglio alle esigenze di cura dei nostri cittadini. È una mole enorme di procedure e anche di risorse. I sistemi di monitoraggio e di controllo dei vari soggetti interessati sono in campo insieme ai diversi organi dello Stato deputati alla vigilanza in questi campi per garantire l’assoluto rispetto della trasparenza e della legalità, obiettivo prioritario per il quale abbiamo deciso di avvalerci un team di esperti, di massimo livello, per accompagnarci in questo percorso”, ha spiegato il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio.

L’istituzione del gruppo è stata fortemente voluta dall’assessore alla sanità Federico Riboldi: “Abbiamo bisogno di accelerare il più possibile i tempi per dare ai cittadini piemontesi nuovi e innovativi ospedali e luoghi di cura, ma questo non deve andare a discapito del rispetto e della salvaguardia della legalità. La normativa attuale ha già al suo interno importanti misure di contrasto all’infiltrazione della malavita organizzata, ma credo sia doveroso incrementare maggiormente le verifiche e di farlo avvalendosi di altissime professionalità quali sono quelle individuate”.

I quattro componenti della commissione avranno i seguenti obiettivi: ricognizione del sistema di procedure e strumenti operativi di autocontrollo previsti e applicati dalle singole aziende responsabili dell’attuazione dei singoli progetti edilizi e di sanità digitale, secondo l’organizzazione interna di ciascuna; monitoraggio, analisi e proposta di interventi volti a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità ed alla promozione di una cultura di legalità; analisi di azioni rafforzative di sistema, finalizzate anche allo sviluppo di collaborazioni con enti e istituzioni pubbliche nell’ambito delle rispettive competenze e nell’ottica della salvaguardia della legalità nell’utilizzo delle risorse; predisposizione di una relazione semestrale per la direzione sanità sull’andamento delle procedure avviate per la realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri.

“Il gruppo di lavoro nasce con tempismo, nel delicato momento in cui si progettano e vanno a gara le opere, per facilitare i rapporti e la collaborazione con gli organi istituzionali di controllo già esistenti – dichiarano Filippo Dispenza, Franco Frasca, Giovanni Mainolfi e Antonio Rinaudo - Prevenire ogni rischio di infiltrazioni criminali negli appalti pubblici è un dovere assoluto per le pubbliche amministrazioni che richiede in prima linea l’impegno dei funzionari pubblici posti al servizio esclusivo della nazione e del perseguimento del bene comune. Così come richiede la nostra Costituzione, in particolare, con la fondamentale importanze dell’articolo 54. La profonda consapevolezza di questo ruolo e della specifica funzione costituisce il principale argine per evitare l’inquinamento ed il condizionamento dell’azione amministrativa perpetrato dalle organizzazioni criminali, attraverso soprattutto la corruzione, autentico cancro sociale”.

Sono 11 i nuovi ospedali e oltre 160 le strutture sanitarie territoriali che vedranno la luce in Piemonte nei prossimi anni, per una spesa complessiva che supera i 4,5 miliardi euro: “Il più grande investimento dal dopoguerra ad oggi – ha ricordato l’assessore Riboldi – ed è quindi fondamentale che su questo ci sia la massima attenzione e il massimo impegno da parte di tutti”.

l.b.