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Attualità | 18 ottobre 2024, 09:30

Crolli e infiltrazioni al liceo Casorati, i sindacati: "Mancata tutela della salute e del diritto allo studio"

Flc Cgil fornisce un resoconto sull'incontro urgente richiesto con la provincia di Novara in merito ai lavori in corso nell'istituto

Crolli e infiltrazioni al liceo Casorati, i sindacati: "Mancata tutela della salute e del diritto allo studio"

L’incontro urgente che la Cgil e la Flc Cgil di Novara e del Vco ha chiesto alla provincia di Novara sui fatti del Casorati si è tenuto il 15 ottobre nella sala consiliare della provincia. La riunione è stata un confronto tra le organizzazioni sindacali del comparto scuola, Flc Cgil, Gilda, Cisl, Uil, Snals e l’apparato politico e tecnico sull’edilizia scolastica nella provincia di Novara. L’incontro era stato richiesto dai sindacati in seguito a diversi episodi di crolli e infiltrazioni all’interno di un cantiere presente nell’istituto, e che hanno compromesso la sicurezza sia dei lavoratori che degli studenti. Di seguito il resoconto delle sigle sindacali sul vertice tenutosi a Novara.

“L’incontro si è aperto con una relazione introduttiva del dottor Andrea Crivelli che - essendo note anche giornalisticamente, le questioni su cui dare informazioni - si è incentrato direttamente sulle risposte alle domande che sono pervenute all’ente in questo periodo. Per il dottor Crivelli, a differenza di quanto fatto in altri istituti interessati ai lavori Pnrr, era possibile per il liceo Casorati svolgere la normale attività didattica anche se contemporaneamente i lavori nel cantiere proseguivano. Come sostenuto dall’assessore, la rimozione e tutto quanto riguardasse l’amianto, al fine di non mettere in pericolo le persone della scuola, erano state programmate come lavori da effettuare soltanto nei fine settimana, dal venerdì pomeriggio alla domenica, in modo tale da riprendere i lavori ordinari non potenzialmente pericolosi al lunedì mattina. E a questo si aggiunge che, al fine di dare meno interferenze negative possibili sulla normale attività della scuola, tutti i lavori erano stati programmati per riguardare un lotto di 3 aule per volta, aule che venivano sgomberate durante i lavori e poi riconsegnate al termine. Sulle aule modulari, l’impegno della provincia era quello di renderle disponibili fin dall’avvio del nuovo anno scolastico, ma per l’impossibilità di collocare i moduli con la gru presente sul cantiere, dopo un primo tentativo fallito, è stata messa in atto tutta l’organizzazione per collocare nel cortile del Casorati le aule modulari nei giorni del 23 e 24 ottobre prossimi. La provincia ha anche dichiarato che tutte le modalità e le soluzioni sono state condivise con i professionisti esterni, e che gli stessi non hanno rilevato motivi che destassero preoccupazione per la sicurezza e la salute e che se tali fatti si fossero verificati avrebbero spinto la provincia ad intervenire prontamente per rimuoverli.

Nel corso dell’incontro è stato sostenuto dai tecnici intervenuti che la mancanza di una doccia di decontaminazione utilizzata nel lavoro sull’amianto, situazione segnalata anche negli esposti, non corrisponde al vero, perché la ditta portava con sé, trasportandola ogni giorno avanti e indietro su di un camion, la doccia per non lasciarla in cantiere e che le sotto coperture in amianto erano ricoperte da uno strato di malta che ne avrebbe impedito lo sgretolamento e quindi il pericolo di diffusione e di contaminazione dell’ambiente.

La provincia, negli ultimi giorni, a seguito di rilievi della direzione dei lavori sul mancato rispetto delle norme di dicurezza da parte della ditta appaltatrice, ha avviato una procedura di allontanamento della ditta, ma questo, come ha tenuto a rimarcare la provincia, non equivale a dire che i lavori sono sospesi, perché proseguono per concludersi.

La Flc Cgil, nella persona del professor Michele Luigi Colecchia, ha aperto gli interventi introducendo i motivi della richiesta e mettendo in ordine tutti i fatti, dai crolli alle infiltrazioni di acqua, dalle richieste di informativa al dirigente scolastico fino alle questioni poste dagli esposti della rete salute e sicurezza sul lavoro e dei genitori, docenti e studenti del Casorati. Per la Flc Cgil, le questioni riguardanti la sicurezza di chi lavorava sul cantiere e di chi ne era esposto alle lavorazioni richiedeva un intervento molto precedente della direzione dei lavori, che aveva responsabilità di controllo e operava per conto dell’ente provincia dal momento che la cartellonistica sull’amianto era inesistente sul cantiere da mesi e che le foto sulla mancanza di dpi dei lavoratori erano ormai circolate sui social e sulla stampa.

Per la Flc Cgil, al pari di quello che è stato fatto in altre scuole di Novara, è stato espressamente richiesto alla provincia di prevedere d’ora in avanti misure organizzative per evitare la promiscuità tra lavori di ristrutturazione e attività della scuola, trovando altri spazi in cui collocare temporaneamente classi e uffici, al fine di garantire alle ditte e alla scuola la più ampia libertà di operatività, che anche se comporterà disagio sarà però compensata dall’ammodernamento delle strutture, dalla messa in sicurezza con i nuovi lavori e dall’eliminazione di rischi concreti sulla salute, determinati anche dalla presenza di amianto da eliminare.

Per la Flc Cgil, il ritardo nella predisposizione delle tre aule modulari, che se fossero state presenti all’inizio di settembre avrebbero consentito una migliore organizzazione del servizio scolastico, ha determinato gravi problemi allo svolgimento di una normale attività didattica, dando luogo a continui spostamenti di docenti tra una sede e l’altra, a orari ridotti, a lezioni a distanza, tutte situazioni che hanno influito in negativo sul lavoro e sul diritto allo studio della comunità del Casorati, con docenti e classi che sono costrette a cambiare sedi in cui fanno lezione anche a volte per più spostamenti nella stessa giornata. Per la Flc Cgil, preso atto delle misure organizzative riguardante il lavoro sull’amianto nei fine settimana, si ritiene che questa scelta non sia stata comunicata e resa trasparente a tutta la comunità del Casorati, e che questo, con altri fatti accaduti e con la difficoltà a distinguere lavori pericolosi per la salute di chi entra in ogni caso a contatto e lavori non pericolosi ha di fatto dato vita alle preoccupazioni di tutti, docenti, studenti, genitori e anche della nostra organizzazione sindacale che deve agire a tutela della legalità, della salute e della sicurezza di tutti e a garanzia del diritto allo studio.

Nei prossimi giorni proporremo alle altre organizzazioni sindacali un’assemblea pubblica aperta alla partecipazione di docenti, genitori, e rappresentanti degli studenti sul liceo Casorati, anche per dare un resoconto pubblico delle nostre iniziative. Concludo informando che, come Cgil, il segretario generale Attilio Fasulo proporrà nei prossimi giorni ai segretari confederali della Cisl e della Uil, di dare vita alla costituzione gli enti preposti e con la Prefettura di Novara e di Verbania, di un tavolo permanente di lavoro che permetta di avere il quadro delle “condizioni di salute” degli edifici adibiti a sedi di scuole secondarie di 2° grado e degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che si stanno effettuando o che si prevede di effettuare nel 2024 e nel 2025, al fine di evitare il prodursi di situazioni di pericolo che diventano comunque, anche quando non si manifestano in danni alle persone, un danno alle opportunità educative e al diritto allo studio dei nostri figli”.

l.b.

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