Dal 4 al 26 ottobre 2024, il Liceo Artistico Casorati di Romagnano Sesia ospita una mostra fotografica toccante dal titolo “C’era una volta Gaza”, curata dal fotografo Paolo Trainito. L’esposizione, visitabile dal lunedì al sabato, è un viaggio visivo attraverso storie di sofferenza, resistenza e resilienza di donne, uomini e bambini della Striscia di Gaza, spesso dimenticati o mai conosciuti dal resto del mondo. Per visitare la mostra è possibile prenotare chiamando il numero 349 6387859.
L’inaugurazione ufficiale si è tenuta il 4 ottobre 2024, con un incontro speciale in cui Paolo Trainito ha presentato il progetto attraverso una proiezione multimediale, descrivendo il contesto sociale e umano che ha ispirato i suoi scatti. Durante l’inaugurazione è stato proiettato un video sul progetto “Gaza Free Style”, un’iniziativa portata avanti da giovani attivisti italiani che promuove la solidarietà internazionale dal basso, andando oltre ogni barriera fisica e culturale.
All’evento hanno partecipato in collegamento:
Meri Calvelli, rappresentante dell'Associazione di Cooperazione e Solidarietà (ACS).
Rajaa Ibnou, rappresentante del progetto “Gaza Free Style”.
Un aspetto centrale della mostra è il simbolismo legato alla libertà: in Gaza, la libertà viene espressa nella resistenza quotidiana di persone che lottano per sopravvivere, mentre la speranza si riflette persino in semplici oggetti, come una confezione di sapone con l’etichetta “Fatto con amore”. Questo messaggio potente si unisce ai racconti di chi vive situazioni di estrema difficoltà, ma trova la forza di resistere e andare avanti.
Un appuntamento imperdibile è fissato per il 17 ottobre 2024, quando gli studenti dell'Istituto Bonfantini di Romagnano Sesia visiteranno la mostra e parteciperanno a un incontro con l’autore, Paolo Trainito, e il giornalista Andrea Avveduto. Sarà un’occasione unica per approfondire i temi della mostra e riflettere sulla realtà attuale della Striscia di Gaza attraverso il racconto diretto dei protagonisti.
La mostra offre non solo una finestra sulla vita a Gaza, ma anche uno spazio di dialogo e consapevolezza sulla solidarietà e la dignità umana.