Cronaca dal Nord Ovest - 07 ottobre 2024, 11:10

Dal nord ovest. Spaccio, nuovo arresto a Masserano: è lo stesso uomo che aveva tentato di investire un Carabiniere

Rinvenuto un involucro contenente 20 grammi di cocaina pura.

Spaccio di droga, nuovo arresto a Masserano: è lo stesso uomo che aveva tentato di investire un Carabiniere

Nella serata di martedì 1° ottobre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di questo Comando Provinciale, con la collaborazione delle Stazioni Carabinieri di Maserano e Vallemosso, hanno arrestato nuovamente per spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino marocchino ventinovenne, con precedenti di polizia specifici e residente nel Cossatese.

L’uomo era stato protagonista dei fatti del 16 settembre scorso, quando sempre i militari del Nucleo Investigativo lo avevano fermato al termine di un breve inseguimento, durante il quale aveva speronato una delle auto di servizio e dopo aver tentato di investire il Carabiniere che gli aveva intimato l’alt all’uscita autostradale di Balocco. A bordo dell’auto era stato trovato un chilogrammo di hashish, l’uomo era stato quindi arrestato e a seguito di convalida era stato rimesso in libertà con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma.

Martedì sera, nel corso di un servizio di prevenzione crimini in provincia, i militari lo hanno notato alla guida dell’autovettura di proprietà della convivente, guardandosi intorno con aria circospetta, per poi invece ripartire velocemente verso Gattinara. Continuando a seguirlo a distanza, hanno richiesto alla Centrale Operativa di far convergere delle pattuglie alla fine della superstrada a Masserano, che gli hanno dato l’alt mentre i militari in borghese lo chiudevano da dietro per impedire un nuovo tentativo di fuga.

A seguito di un’accurata perquisizione, è stato rinvenuto un involucro contenente 20 grammi di cocaina pura, destinato all’attività di spaccio, in totale spregio della misura cautelare che gli era stata già inflitta dall’Autorità Giudiziaria. L’uomo è stato quindi arrestato e, su disposizione del Procuratore della Repubblica che coordina le indagini, associato in camera di sicurezza fino al giudizio per direttissima celebratosi giovedì, con convalida dell’arresto e riconferma della misura cautelare dell’obbligo di firma precedentemente adottata.

Redazione g. c.