Nessuno, in Italia, può vantare tanti investimenti da parte di capitali stranieri, ma ci sono pochi paragoni anche su altri aspetti, come innovazione e ricerca. Il Piemonte cresce o consolida il suo posizionamento nell’87,2% dei parametri nel 2023 rispetto al 2022 e nel 73,9% dei parametri rispetto al pre-Covid. Lo dice lo studio effettuato da Teha, the European house Ambrosetti. Ma sono di questi mesi le notizie di difficoltà crescenti per automotive, ma anche produzione ed export. Ecco il sentiero sottile (e scivoloso) su cui si cammina in questo periodo.
Meglio dell'anno passato e del pre covid
Particolarmente positiva, in 12 mesi, la performance sulla competitività industriale, nella capacità innovativa e di talenti, nelle infrastrutture, nella sostenibilità sociale/ambientale e nulla cultura e turismo. Le stesse porzioni di analisi in cui si è fatto meglio rispetto al pre-pandemia.
Le note stonate
Ci sono però anche note stonate, in questo quadro: si è ridotta la spesa delle aziende in ricerca e sviluppo, cosi come la presenza di addetti specializzati in questo ambito. Crescono anche i tempi della durata media dei procedimenti giudiziari, mentre scendono le aziende che accolgono persone in tirocinio o in apprendistato. Diminuiscono anche le merci movimentate negli interporti.
"Abbiamo ascoltato per farci trovare pronti"
"Stiamo lavorando tanto e stiamo lavorando insieme per dare certezze al tessuto imprenditoriale - dice Andrea Tronzano, assessore regionale alle attività produttive -. Abbiamo ascoltato molto e ora cerchiamo di farci trovare pronti su traiettorie nuove come aerospazio, microchip e settori innovativi. Ma l'auto deve rimanere patrimonio di questa terra: andremo avanti con determinazione".
Valore Aggiunto, export e multinazionali
Più in dettaglio, dal punto di vista della competitività economica e industriale il Piemonte è quarto in Italia per valore aggiunto manifatturiero per azienda (919mila euro, nonostante sia settimo per popolazione) e quarto anche se si considera la crescita negli ultimi 15 anni (nonostante la decrescita media nazionale). Quarta posizione per la nostra regione anche per incidenza dell’export italiano (10,5%) e terzo in Italia per numero di imprese industriali a controllo estero (943 al 2021, pari al 10% del totale nazionale). Le multinazionali, insomma.
Automotive, ma anche cibo e spazio
Le carte migliori per il Piemonte, in termini di filiere, sono automotive (1° Regione italiana per incidenza con il 23,6%), agroalimentare (4° con 8,3%), prima per export dell’industria aerospaziale (28,6% del totale nazionale) e 3° per incidenza del sistema produttivo culturale e creativo (9%).
Ma si svela una grande energia anche per gli investimenti: il Piemonte è secondo per incidenza degli investimenti fissi lordi sul PIL (24,6% vs. media italiana del 20,5%) e terzo per il tasso di crescita tra il 2011 e il 2021.
Spirito innovativo
Dai numeri emerge anche che il Piemonte è un punto di riferimento in Italia per la Ricerca e Sviluppo (2° in Italia), seconda per propensione a livello nazionale ad introdurre attività innovative, terza per peso dell’export high-tech (12,2%) e incidenza sull’occupazione (4,4%). Ma anche prima per crescita dei brevetti pubblicati all’European Patent Office tra le Regioni di grandi dimensioni (+10,4 brevetti europei pubblicati per milione di abitanti rispetto al 2021 rispetto al +0,2 medio nazionale). Il Piemonte può contare su un sistema formativo d’eccellenza e internazionalizzato, con il più elevato tasso di immatricolati universitari stranieri in Italia (9,9% sul totale degli immatricolati nell’a.a. 2022/2023), e sulla presenza di numerosi poli di innovazione, cluster e incubatori.
Infrastrutture, doppio ruolo
Dal punto di vista delle infrastrutture, se da un lato emerge come il Piemonte sia uno dei territori a maggiore dotazione infrastrutturale (3° Regione in Italia per densità della rete ferroviaria e 4° per densità della rete stradale), dall’altro puo vantare un ruolo di hub logistico grazie alla posizione strategica all’incrocio delle 2 reti TENT europee e alla presenza di interporti all’avanguardia in Europa: conta infatti il 13% degli interporti italiani (il 2° valore più alto in Italia dopo il Veneto), attraverso cui transita il 10,7% delle merci movimentate negli interporti in Italia (il 3° valore più alto nel Paese).
Inclusivi e sostenibili
Il Piemonte si distingue anche per l’efficienza dei servizi di assistenza sanitaria, così come per la velocità del sistema giudiziario, con la 2° più bassa durata dei procedimenti ordinari: 218 giorni rispetto alla media nazionale di 433. Allo stesso tempo, il sistema produttivo piemontese è orientato alla sostenibilità, registrando il 5° valore più basso di emissioni (tonnellate di CO2 equivalente per milione di Euro di Valore Aggiunto) e la 2° migliore performance in Italia per riduzione delle emissioni di gas serra tra il 1995 e il 2021 (-62%).
Cultura, turismo e stili di vita
Per la macro-area “Cultura, turismo e stile di vita”, il Piemonte vanta la 4° maggiore quota di visitatori dei musei (4,2% del totale nazionale e con 3 musei nella Top 20 dei musei più visitati d’Italia) e un patrimonio storico di eccellenza (5 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO). Il territorio offre anche occasioni di svago e intrattenimento con eventi di primo piano internazionale durante tutto l’anno (per fare alcuni esempi: ATP Finals, Torino Film Festival, FuturFestival, Salone del Gusto, Salone Internazionale del Libro) e possiede un’ampia scelta di eccellenze gastronomiche (3° Regione in Italia per prodotti DOP e IGP).
"I dati sono buoni, dopo I 5 anni di governo passato. E continuiamo a crescere anche rispetto alle altre regioni del Nord. Siamo primi per investimenti esteri, ma andiamo bene anche per automotive e innovazione, comprese le nuove immatricolazioni di studenti", dice Alberto Cirio, governatore del Piemonte.
"Dobbiamo continuare ad andare bene dove stiamo andando bene, ma non senza dimenticare il mercato dell'auto, visto che la manifattura paga un terzo degli stipendi in Piemonte - commenta Cirio -. Stiamo facendo di tutto per attirare investimenti, mentre entro quest'anno con i fondi europei potremo dare 19 milioni di euro per un bonus a quei lavoratori che, in cassa integrazione dai sei mesi, vorranno intraprendere percorsi di politica attiva di formazione e aggiornamento per renderlo più forte nel mondo del lavoro. Intanto aspettiamo che passino i mesi per l’arrivo del nuovo modello della 500 ibrida a Mirafiori e magari l'avvento di un nuovo vettore".