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Viabilità e trasporti | 30 settembre 2024, 17:30

Una petizione per fermare le nuove rotte areee sul lago Maggiore e sul novarese

La decisione della commissione aeroportuale prevede lo spostamento del percorso degli aerei in transito da e per Malpensa

Una petizione per fermare le nuove rotte areee sul lago Maggiore e sul novarese

Una recente decisione della commissione aeroportuale prevede uno spostamento a sud delle nuove rotte in decollo e atterraggio dall’aeroporto di Malpensa. Di conseguenza, gli aerei saranno in transito sopra il territorio piemontese. Per questo è stata lanciata, tramite la piattaforma Change.org, una petizione dal titolo “Salvaguardiamo il lago Maggiore e la provincia di Novara dalle nuove rotte di Malpensa”.

La petizione, lanciata da Michele Piantanida, ha attualmente raggiunto le 500 firme. “Convivo con il cancro dal 2012 e il mio amore per la provincia di Novara ed il lago Maggiore, i loro paesaggi unici e l'aria pulita, è più profondo che mai – si legge sulla piattaforma -. Tuttavia, la recente decisione della commissione aeroportuale ha minacciato tutto questo, portando conseguenze gravi e forse irreversibili ai cittadini piemontesi in termini di inquinamento acustico e ambientale”.

“Le nuove rotte aeree – spiega il promotore della petizione - stanno già contaminando la bellezza del nostro ambiente naturale, della nostra salute e della nostra vita quotidiana. Si stima che l'inquinamento atmosferico proveniente dal traffico aereo può aumentare il rischio di malattie respiratorie, cancro ai polmoni e problemi di salute cardiovascolari. Inoltre, l'inquinamento acustico causato dai voli frequenti può causare stress, disturbi del sonno e può influenzare negativamente il rendimento scolastico di bambini e adolescenti.

Richiediamo pertanto un cambiamento immediato in questa decisione e chiediamo alla commissione aeroportuale di riconsiderare le nuove rotte aeree, ad oggi sperimentali sino al prossimo settembre, per proteggere la nostra salute, il valore delle nostre case e il nostro futuro. Il nostro patrimonio naturale e il nostro diritto a un ambiente sano non possono essere sacrificati”.

l.b.

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