Economia - 29 settembre 2024, 19:10

Trimestre difficile per l'alto Piemonte: anche nel novarese segni contrastanti

Il sistema manifatturiero di Novara ha affrontato un calo della produzione industriale del -1,4%, con andamenti diversi tra settori: la chimica-gomma-plastica e l’alimentare mostrano segni di crescita, mentre tessile-abbigliamento e metalmeccanica registrano flessioni significative

Nel trimestre aprile-giugno la congiuntura industriale ha registrato una flessione nell’Alto Piemonte, con andamenti diversificati nelle quattro province che compongono quest’area.  
A livello complessivo la produzione evidenzia un calo del -2,3%, più alto della media regionale pari al -1,1%. Il dato di quadrante risente della forte contrazione del comparto tessile-abbigliamento (-8,6%) e, in misura minore, della metalmeccanica (-3,4%), non compensate dalle migliori prestazioni di alimentare (+2,4%) e chimica-gomma-plastica (+2,1%).

L’andamento dei settori si riflette nei risultati dei territori, legati alle specializzazioni produttive locali: Biella registra il dato più al ribasso (-4,9%), Vercelli e Novara appaiono sostanzialmente allineate (rispettivamente -1,5% e -1,4%), mentre il Verbano Cusio Ossola esprime la flessione minore (-0,8%).
Anche per quanto riguarda il fatturato si riscontra un calo generalizzato: -2,2% è la diminuzione registrata a livello totale, con un -0,9% in riferimento al mercato interno e un -4,2% per quello estero.
L’indagine del secondo trimestre 2024 ha visto complessivamente coinvolte 634 imprese, per un totale di oltre 24.000 addetti e un fatturato che supera gli 8,7 miliardi di euro.

«La produzione industriale è un dato letto sempre con molta attenzione perché dall’andamento dell’industria dipende circa un quinto di tutto il PIL del Paese» commenta Fabio Ravanelli, Presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Dallo scorso anno assistiamo ad un calo generalizzato dei consumi e delle esportazioni, particolarmente accentuato per alcuni comparti strategici per il nostro territorio, come il tessile-abbigliamento. Uno scenario che non riguarda solo l’industria italiana: segnali di una crisi ancora più seria arrivano anche da altri Paesi europei, a partire dalla Germania.

In questo contesto l’Ente camerale conferma il proprio impegno concreto nel fornire iniziative e servizi per il tessuto produttivo del nostro territorio» continua Ravanelli. «Tra settembre e ottobre è prevista l’apertura di tre bandi per un totale di 550 mila euro di contributi a fondo perduto che andranno a sostenere la capacità competitiva delle nostre imprese, finanziando innovazione tecnologica, apertura sui mercati esteri, certificazione di eventi e raccordo tra scuola e lavoro».

FOCUS NOVARA

Nel secondo trimestre del 2024 il sistema manifatturiero novarese registra complessivamente un calo della produzione industriale, con marcate differenze tra i diversi comparti.
In particolare nel periodo aprile-giugno 2024  la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -1,4%, contro una media regionale del -1,1%.

Dall’analisi per attività economica emerge come il quadro generale sia legato ai buoni risultati di alcuni settori produttivi, come la chimica-gomma-plastica che registra un dato del +7,7% rispetto al corrispondente periodo del 2023 e, in misura minore, l’alimentare (+4,2%). Al contrario risultano in calo il tessile-abbigliamento (-3,3%) e, in misura maggiore la metalmeccanica (-5,6%), nel cui ambito la rubinetteria-valvolame registra una più lieve contrazione (-2,1%).
Il dato globale degli ordinativi risulta stabile sul versante interno (-0,1%), ma in calo su quello estero (-3,9%) con sensibili differenze tra i vari settori.
Il fatturato complessivo risulta in lieve diminuzione (-1,6%), evidenziando una sostanziale stabilità sul versante interno (+0,4%) e una contrazione su quello estero (-4,8%).

Files:
 Infografica Congiuntura PNO IItrim 2024 (278 kB)

comunicato stampa a.f.