Economia - 14 settembre 2024, 09:00

Previsioni occupazionali di settembre, nel novarese 3550 nuove assunzioni

Il settore che esprime il più alto fabbisogno di manodopera è quello dei servizi alla persona

Sono 7.090 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di settembre 2024, pari al 18,5% delle entrate complessive previste a livello regionale.

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 70% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (20% di Biella,  19% di Novara, 18% di Vercelli e 15% di Vco); una significativa difficoltà di reperimento in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 59% per Novara, al 60% per Vco e al 63% per Biella e Vercelli).

Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono i settori dei servizi alle persone, dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province del quadrante. Queste alcune delle indicazioni che emergono dal bollettino mensile del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal ed elaborate dal servizio studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

Per quanto riguarda la provincia di Novara, le entrate programmate a settembre 2024 sono 3.550; nel 22% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 78% saranno a termine. Si concentreranno per il 60% nel settore dei servizi e per il 50% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (24%). In 48 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il 17% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 36% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.

Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi alle persone (660 entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione (440), dal commercio (410), dalle industrie meccaniche ed elettroniche (340) e infine dalle industrie chimico-farmaceutiche (310).

Comunicato Stampa - l.b.