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Scuola | 22 agosto 2024, 11:10

"False accuse di Uncem, il ministero non ha mai escluso i piccoli comuni dal bando asili nido"

Una lettrice, dirigente scolastica, ci scrive per smentire quanto affermato dall'Unione in un comunicato

"False accuse di Uncem, il ministero non ha mai escluso i piccoli comuni dal bando asili nido"

“Sono una dirigente scolastica e vi scrivo, per correttezza di informazione, in relazione al vostro pezzo di apertura "La rabbia di Uncem e il silenzio del ministro Valditara". Non è vero che i piccoli comuni siano stati esclusi dal bando e non è giusto accusare il Ministro di silenzio sul tema, dato che la risposta c'è stata, il 20 agosto, ed è rimbalzata in tutte le agenzie di stampa. Come noto, tutti i bandi del Pnrr hanno specifici criteri e punteggi premiali proprio per favorire la partecipazione dei comuni montani o isolani o delle aree interne.

Sono difficilmente sopportabili, per chi ha contezza del lavoro che il Mim sta portando avanti ogni giorno, i tentativi di sminuire e addirittura ribaltare i risultati oggettivi che questo ministero sta realizzando. Poiché la vostra è una testata seria, è giusto informarvi che i fatti sono all'inverso di come sono stati rappresentati. Come ovvio, esiste una normativa nazionale e diversi regolamenti regionali che danno parametri minimi e massimi per la costruzione delle scuole.

Il Pnrr si è quindi adeguato ai parametri minimi medi, il che significa che è consentito costruire nuovi asili in presenza di almeno 20 nuovi posti, con la possibilità di operare anche una riduzione fino al 20%. In questo contesto, per aiutare i piccoli comuni montani o delle aree interne - quindi tutto il contrario di quanto riportato - il 15 maggio scorso è stato pubblicato un avviso (così come il decreto interministeriale del 30 aprile 2024) proprio per preservare la possibilità per i piccoli comuni di partecipare associandosi tra di loro anche se -   attenzione - non strutturati in Unioni montane o Comunità montane. Passaggio fondamentale che dimostra quanta attenzione ci sia stata da parte del MIM nei confronti dei piccoli comuni. In sostanza, per i piccoli comuni bastava una semplice dichiarazione tra sindaci per partecipare all'avviso in forma congiunta. E, come se questa semplificazione non fosse già abbastanza, è stata prevista per i piccoli comuni addirittura una riserva di risorse pari al 10% del finanziamento complessivo e, quindi, di oltre 73 milioni di euro.

Come tutto questo possa essere ribaltato agli occhi dei cittadini da un semplice comunicato davvero non si comprende. Inoltre, è bene sottolinearlo, l'avviso pubblico ha consentito a tutti i comuni, anche quelli piccoli e quelli montani, di presentare, anche da soli, un proprio progetto di asilo nido con autonoma candidatura e di concorrere al finanziamento, per realizzare interventi di nuova costruzione, ampliamento, riconversione di edifici pubblici non già destinati ad asili nido.

Vi chiedo pertanto di pubblicare questa mia lettera e di specificare come il bando abbia garantito la partecipazione di tutti, nessuno escluso, nei limiti della normativa nazionale e regionale di riferimento sulla creazione dei nuovi posti”.

Anna Maria De Luca, dirigente scolastico e giornalista

Lettera firmata

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