Viabilità e trasporti - 18 agosto 2024, 12:00

Novara: al via il grande potenziamento elettrico per il traffico merci

Investimenti da cento milioni di euro e nuove sottostazioni per la modernizzazione del nodo ferroviario novarese

La ferrovia merci di Novara sta per subire una trasformazione significativa che segna un passo avanti verso un futuro più efficiente e sostenibile. Nonostante la rivoluzione ferroviaria complessiva sia ancora lontana, il progetto di potenziamento dell’areale merci di Novara sta per compiere un’importante tappa. Con un investimento che, a prezzi attuali, potrebbe avvicinarsi ai cento milioni di euro, il piano di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) mira a modernizzare le linee di accesso al nodo ferroviario novarese, spostando l’orizzonte degli sviluppi oltre il 2026.

Il cuore del progetto è il miglioramento del sistema di trazione elettrica per i treni merci pesanti, un intervento cruciale che interessa tutte le linee di accesso da nord al nodo di Novara, ovvero la Domodossola-Novara e la Oleggio-Novara-Boschetto. Per garantire una fornitura elettrica adeguata e continua, RFI ha programmato la realizzazione di quattro nuove sottostazioni elettriche (SSE), tre delle quali saranno ad alta tensione e una a media tensione. Questi impianti sono essenziali per superare le limitazioni attuali, migliorando la capacità di assorbimento della corrente e consentendo così un aumento del traffico merci pesante.

Le nuove sottostazioni saranno strategicamente collocate a Momo e Orta San Giulio lungo la Novara-Borgomanero-Domodossola, a Oleggio sulla Novara-Arona, e a Vogogna sulla direttrice del Sempione. Questo potenziamento delle linee novaresi rappresenta solo un anticipo di un programma di investimenti più ampio. Tra i progetti futuri si prevede una bretella per il collegamento diretto dello scalo merci con la direttrice del Sempione, la ricollocazione del terminal RoLa e l’adeguamento del fascio binari del Boschetto per accogliere treni merci lunghi 750 metri secondo gli standard europei.

Questi interventi fanno parte di una serie di operazioni, alcune già in corso, finalizzate a migliorare tutte le direttrici di accesso ai valichi ferroviari con la Svizzera. Ad esempio, sulla linea Arona-Verbania, i lavori in corso richiedono la sospensione della circolazione fino all’8 settembre 2024. Gli adeguamenti riguardano l’ampliamento della sagoma delle gallerie per raggiungere il profilo PC/80-P410, fondamentale per i trasporti intermodali senza limitazioni. L’investimento complessivo di circa 120 milioni di euro, cofinanziato dalla Svizzera, comprende anche la modernizzazione dei sistemi di segnalamento con l’adozione dello standard europeo Ertms/Etcs.

Questi sforzi rientrano in un accordo più ampio con il Governo svizzero, che ha destinato 145 milioni di euro a fondo perduto per migliorare l’itinerario tra Domodossola e il Sempione. Sebbene la ferrovia a unico binario che da Novara raggiunge Domodossola sia stata già elettrificata e adeguata nel 2001, la tratta Arona-Stresa-Domodossola è rimasta finora esclusa dai piani di potenziamento. 

a.f.