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Attualità | 13 agosto 2024, 19:00

La minoranza di Arona interviene sul problema della mancanza di medici

Ubertini: "Siamo aperti a un confronto con il primo cittadino e la giunta e a un lavoro congiunto per garantire un futuro sanitario sicuro e sostenibile per la nostra comunità"

La minoranza di Arona interviene sul problema della mancanza di medici

Anche la minoranza di centrosinistra del Comune di Arona, il gruppo di “Impronta civica” guidato da Gianluca Ubertini, interviene sulla vicenda della mancanza di medici di base ad Arona.

“La situazione medica nella città di Arona – scrivono i consiglieri in una nota -  già critica così come in tanti altri comuni italiani è prossimamente destinata ad esplodere. A breve, altri medici andranno in pensione, lasciando molti cittadini senza copertura sanitaria adeguata e anche solo avere delle semplici prescrizioni potrebbe diventare un’impresa. Eppure solo 5 anni fa c’era chi come l’attuale Ministro Giorgetti, che il nostro Onorevole dovrebbe ben conoscere, con poca lungimiranza preconizzava la fine del ruolo dei Medici di Medicina Generale”.
“Poi è arrivato il Covid – prosegue il gruppo di minoranza -  che ha messo sotto gli occhi di tutti l’importanza della Sanità territoriale, il ruolo essenziale di medici e infermieri.   Grandi proclami di interventi strutturali, utilizzo delle maxi risorse messe a disposizione dal PNRR. Sono passati anni e nulla è stato fatto e la realtà presenta il conto. Sia a livello nazionale che regionale i fondi per la sanità sono stati tagliati ed è mancata una adeguata programmazione.   Investite risorse per qualche infrastruttura ospedaliera o il restyling delle case della comunità.  Su personale ed organizzazione poco o nulla.  Liste d’attesa ormai insostenibili, reparti in mano ai gettonisti”. 
“Non si può smantellare progressivamente il Servizio Sanitario Nazionale – sottolineano i consiglieri di Impronta civica -  e poi rendersi conto dopo della sua importanza fondamentale”.
E aggiungono, riferendosi alle dichiarazioni del sindaco Gusmeroli: “Ora il primo cittadino dice di essersi già (?) attivato con la direzione dell’ASL per tentare di trovare delle soluzioni, con proposte però tardive, troppo semplicistiche per affrontare un problema così complesso o già tentate inutilmente.   Si  appella ai medici per tentare di superare un’emergenza che poi  è la tragica normalità senza rendersi conto che lavorare in queste condizioni semplicemente non è accettabile.  Prima ci sarebbe da chiedere perché i giovani non siano attratti dalla professione, perché tanti  vanno in pensione o lasciano la sanità pubblica per dedicarsi al privato”.
“Piuttosto che scrivere a ogni singolo medico chiedendo a chi già lavora uno sforzo ulteriore insostenibile – concludono i consiglieri di minoranza -  il primo cittadino dovrebbe cercare soluzioni in altre sedi, come spesso sentiamo che fa quando contatta ANAS o Ferrovie dello Stato per provare a risolvere i problemi di strade e treni. Servono più finanziamenti a livello Nazionale e una politica seria a livello regionale, magari iniziando subito in via sperimentale ad attivare il progetto Casa della Comunità, previsto dal PNRR.  Sempre che si creda ancora che il Servizio Sanitario Universale sia una risorsa da tutelare. Come minoranza, vogliamo essere e saremo parte attiva nella ricerca di soluzioni. Siamo aperti a un confronto con il primo cittadino e la giunta e a un lavoro congiunto per garantire un futuro sanitario sicuro e sostenibile per la nostra comunità”.

ECV

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