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Digitale | 31 luglio 2024, 16:19

Riordino del gioco online, quali sono le novità?

Responsabilità, sicurezza e controlli. Sono questi i cardini che hanno guidato il Governo nei lavori di riforma del gambling italiano. Una riforma che adesso è diventata realtà e che presto passerà anche al gioco terrestre.

Riordino del gioco online, quali sono le novità?

Era dal 2011 che il settore del gioco pubblico italiano attendeva un aggiornamento importante, approfondito e completo dal punto di vista normativo. Un programma in cui si erano impantanati diversi esecutivi, con proposte mai tramutate in fatti, e che adesso, dopo un lungo lavoro, è diventato realtà, tra critiche, polemiche e passi in avanti.

Sì, perché il riordino del gioco pubblico online guarda soprattutto a tre obiettivi: rafforzare la legalità, sottolineare la responsabilità dei concessionari, aumentare le entrate fiscali. Partiamo però da una delle novità più importanti: quella del nuovo sistema dei conti gioco. Secondo le nuove norme, ogni concessionario avrà un sistema di gioco personale ed una sua piattaforma. Un obbligo che indica una maggiore responsabilità degli stekeholder, con tutte le tipologie di gioco che verranno sottoposte a un processo di certificazione. Non ci saranno più, invece, le skin, ovvero le affiliazioni che consentivano di avere a disposizione un sito di gioco online utilizzando la licenza di un altro concessionario. “La possibilità di ottenere l’attivazione di skin – ha spiegato il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, Roberto Alesse - collegati alla singola concessione, seppur a pagamento, eliminerebbe ogni convenienza del concessionario nell'acquisizione di più concessioni”.

Nuove regole arrivano anche per la gara del Lotto, che partirà con una base d’asta da 1 miliardo di euro, al fronte dei precedenti 700 milioni, mentre in un’ottica di antiriciclaggio si cerca di mettere un freno all’utilizzo del contante per i giochi online. Entrando nel dettaglio, nella norma si legge: “chi vorrà ricaricare più di 100 euro cash dovrà necessariamente utilizzare strumenti elettronici di pagamento tracciabili e sicuri”.

A creare polemiche e malcontenti, invece, sono state le novità introdotte per quanto riguarda i canoni delle concessioni. Ci saranno da pagare 3 canoni, con importi in aumento rispetto al passato. Il primo, quello più caro, è di una tantum da 7 milioni di euro (aumento del 2.800% rispetto ai 250 mila euro iniziali). Il secondo è quello annuale ed è pari al 3% dei ricavi netti (anche qui siamo al doppio rispetto alla norma precedente). E infine una tassa annuale, pari allo 0,2% dei ricavi netti, da destinare a campagne di informazione e di comunicazione per contrastare e prevenire il gioco patologico. “Stiamo ridisegnando completamente l'architettura del fisco italiano – ha spiegato il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo - portando a termine una riforma che l'intera nazione aspetta da mezzo secolo”.

Polemiche, critiche ma anche elogi per una riforma che comunque era attesa da tempo. Adesso, però, è già arrivato il momento di guardare avanti. In cantiere infatti c’è il riordino del gioco terrestre, quello che ha pagato il peso più alto dai lockdown e dalla pandemia. Quello che ha più bisogno di norme certe, trasparenti ed eque, per tornare a crescere in maniera responsabile.

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