Attualità - 28 luglio 2024, 17:45

Incostituzionale la legge regionale sulle case popolari

La Corte Costituzionale ha bocciato la norma meglio nota come ''Prima i Piemontesi''

La Corte Costituzionale boccia la legge regionale che dava precedenza ai piemontesi per le case popolari.

La Corte dice che è ‘’incostituzionale richiedere la residenza o l’attività lavorativa pregressa e protratta nel territorio regionale.

Bocciata dunque le legge che era stata pubblicizzata sotto lo slogan  ‘’Prima ai piemontesi’’ , che voleva  garantire piazzamenti migliori in graduatoria e quindi maggiori possibilità di accesso un alloggio di edilizia popolare.

’Non c’è alcuna ragionevole correlazione fra l’esigenza di accedere al bene casa, ove si versi in condizioni economiche di fragilità, e la pregressa e protratta residenza o attività lavorativa nel territorio regionale’’ scrive la Corte nella sentenza n. 147 depositata ieri. Dichiarando ‘’l’illegittimità costituzionale , per contrasto con l’art. 3 Costituzione, dell’art. 3, comma 1, lettera b), della legge della Regione Piemonte 17 febbraio 2010, n. 3’’.

 La Corte ha ritenuto, una volta di più, che il requisito della pregressa e protratta residenza sul territorio regionale, così come quello della pregressa e protratta attività lavorativa, pone un ostacolo al soddisfacimento del diritto all’abitazione che deve invece fondarsi sulla situazione di bisogno o di disagio, rispetto alla quale la durata della permanenza pregressa nel territorio regionale non presenta alcun collegamento logico’’.

La norma venne varata dalla giunta di centrosinistra Bresso e confermata da tutte le amministrazioni, ma sostenuta a spada tratta dalla Lega piemontese. Proprio la giunta Cirio, in un comunicato, aveva parlato di equità sociale, premialità per chi aveva scelto di fare del Piemonte la propria casa e, di conseguenza, nuovi criteri di punteggio per l’assegnazione della casa popolare. Una legge frutto di anni di lavoro e di studio da parte dell’assessore regionale alla politiche per la casa Chiara Caucino.

 

Renato Balducci