Attualità - 22 luglio 2024, 19:23

Funivia del Mottarone: ultima udienza preliminare a Verbania

Il gup si esprimerà domani sulle richieste di rinvio a giudizio per l'incidente costato la vita a 14 persone, attese le decisioni per otto imputati e le due società coinvolte

Ultimo atto, domani al tribunale di Verbania, per l’udienza preliminare sul tragico incidente della Funivia del Mottarone, costato la vita a 14 persone. Dopo gli interventi di tutte le difese, ora la parola va al gup Rosa Maria Fornelli, che dovrà esprimersi sulle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla Procura. Sono otto le posizioni in discussione, una delle quali, quella di Anton Seeber, presidente della Leitner – la società di Vipiteno che si occupava della manutenzione dell’impianto – può essere considerata già definita, dopo che il Pm ne ha chiesto il proscioglimento.

Per la procuratrice devono andare a processo Luigi Nerini, titolare di Ferrovie del Mottarone (la società concessionaria dell'impianto) Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora rispettivamente direttore d'esercizio e capo servizio dell'impianto, Martin Leitner, consigliere delegato di Leitner e Peter Rabanser, responsabile del customer service, oltre alle due società, Ferrovie del Mottarone e Leitner.

Secondo l’impianto accusatorio, non sono stati solo i comportamenti individuali, a cominciare da quelli confessati fino dalle primissime ore dopo i fatti (l’inserimento da parte di Tadini dei cosiddetti forchettoni che inibivano l’entrata in funzione dei freni di emergenza), ma anche un contesto di inadempienze, negligenze, superficialità a creare le condizioni in cui è maturata la tragica circostanza che ha causato il crollo della cabina numero 3 della funivia.

C’è molta attesa per capire in che misura l’impostazione dell’accusa, in larghissima parte già confermata nell’esposizione della procuratrice capo Olimpia Bossi e la sostituta Laura Carrera all’inizio dell’udienza preliminare, potrà tenere conto delle richieste di tutte le difese, che sostengono la necessità di escludere dai capi di imputazione le aggravanti relative alla normativa sulla sicurezza sul lavoro. E soprattutto quale orientamento assumerà il Gup.

Sullo sfondo le attese di decine di familiari e parenti delle vittime che, al di là dei risarcimenti già riconosciuti, a tre anni dalla tragedia attendono ancora di conoscere fino in fondo la verità.

ECV