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Attualità | 19 luglio 2024, 10:35

Conti a posto in Regione, Cirio: “Nel primo mandato ridotto il disavanza di 1,5 miliardi”

'Tirata d'orecchie' dalla Corte dei Conti sui temi sanitari legati a “gettonisti” e esternalizzazione dei servizi. Ridotte le partecipate passate da 66 a 39 in dieci anni (e dieci sono in liquidazione)

Conti a posto in Regione, Cirio: “Nel primo mandato ridotto il disavanza di 1,5 miliardi”

“Soddisfazione piena. La Corte ha approvato ‘senza eccezioni’. I conti del Piemonte sono in ordine.”

È il commento soddisfatto del presidente Alberto Cirio al termine della sentenza di parifica della Corte dei Conti sul bilancio 2023 della Regione. 

In particolare sono stati rispettati gli equilibri finanziari e di bilancio, non invece quello complessivo che vede un segno meno. Nel 2023 sono state 16,1 miliardi le entrate accertate, in aumento di quasi un miliardo rispetto all’anno precedente, mentre diminuiscono le riscossioni: 15,7 miliardi rispetto ai 16,5 del 2022. Il fondo cassa risulta essere di 224 milioni, rispetto ai circa 95 del precedente esercizio. 

Il disavanzo supera di poco i 5 miliardi con l’obiettivo centrato di riduzione di 232 milioni rispetto all’anno precedente. 

“Siamo passati da 6,6 miliardi del 2018 ai 5,1 miliardi attuali - commenta con orgoglio questi numeri Cirio - nel nostro primo mandato lo abbiamo ridotto di 1,5 miliardi." 

Diminuisce anche il debito: era di 9,6 miliardi nel 2018 oggi è 8,4. Viene rispettato il limite di indebitamento massimo consentito per legge del 20%. Percentuale sfiorata per qualche millesimo in quanto si è raggiunto il 19,99%. 

“Una percentuale incrementata dovuta all’aumento dei tassi nell’ultimo anno - ha giustificato il presidente della Regione alla Corte - parallelamente a un fondo per la progettazione per la costruzione di nuovi ospedali con fondi Inail. Soldi che in fase progettuale vanno anticipati dalla Regione." 

Giudizio complessivamente positivo sull'analisi dei numeri dell’ultimo bilancio, ma non mancano le criticità. La prima “tirata di orecchie” arriva sui tempi di approvazione, ma non mancano appunti anche sul tema sanitario, in particolare sulla spinosa questione dei gettonisti.

“I costi medici e infermieristici per servizi appaltati sono aumentati in quasi tutte le Aziende - è quanto esplicato nella relazione del presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti Antonio Attanasio. Ma è stato evidenziato come nel corso dell’anno sono state portate avanti misure, sia a livello centrale che regionale, per mitigare il fenomeno. 

La spesa sanitaria è pari a 10,2 miliardi (lievemente ridotta rispetto allo scorso anno), rappresentando il 70,9% della spesa regionale complessiva. Nel 2023 è aumentata la spesa del personale sanitario di circa 36,6 milioni. Ci sono poi 3,9 milioni di risorse destinate al recupero delle liste d’attesa. 

Sotto la lente della Corte anche la questione dell’incostituzionalità della legge 6 del 2023, in particolare il passaggio che tratta la restituzione dei 10 anni di risorse. Una questione che non impatta negativamente sul bilancio del 2023, ma che invece può considerarsi critico nell’anno in corso. Il presidente ha rassicurato come il nuovo accordo con Roma che verrà stipulato entro il 31 luglio. 

Trattato poi il tema delle partecipate. Passate dalle 66 del 2014 alle 39 attuali, con un’ulteriore riduzione viste che per dieci società è stato avviato il percorso di liquidazione. 

Alla presentazione della relazione erano presenti oltre a Cirio, gli assessori al Bilancio Andrea Tronzano e alla Sanità Federico Riboldi, e i direttori Paolo Frascisco, Giovanni Lepri e Antonino Sottile.

Daniele Caponnetto

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