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Sanità | 17 luglio 2024, 11:22

Maxi concorsco per infermieri rallentato dal ricorso al Tar, l'Ordine: "Preoccupati per la tenuta del Sistema sanitario"

A sottolinearlo è Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino: "Siamo pronti a offrire il nostro contributo all’Assessorato alla Sanità per individuare e attuare le strategie necessarie"

Maxi concorsco per infermieri rallentato dal ricorso al Tar, l'Ordine: "Preoccupati per la tenuta del Sistema sanitario"

Ritardi che si accumulano in un escalation che desta sempre più preoccupazione. Resta fermo nel limbo il concorso per l’inserimento di nuovi infermieri nelle Asl piemontesi. Il ricorso al TAR promosso da due candidati esclusi dalle graduatorie sta mettendo a dura prova le condizioni della sanità del Piemonte. A sottolinearlo è Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, che esprime forte preoccupazione per il ritardo nell’assunzione degli infermieri.

«Il ricorso al TAR ha rallentato le procedure del maxi concorso della Regione Piemonte - ha esordito Bufalo - Questo ritardo sta causando gravi disagi sia ai candidati sia al sistema sanitario regionale, già in seria sofferenza. Siamo seriamente preoccupati per gli effetti del ritardo sull’assunzione dei nuovi infermieri necessari alla tenuta del nostro Sistema Sanitario».

Bufalo, che alle prime notizie di ricorso si era dichiarato speranzoso nella proseguimento dell’iter concorsuale continua: «Non dubitiamo che la Regione stia lavorando alacremente per trovare una soluzione condivisa, ma ogni giorno che passa è un giorno perso. La carenza di infermieri in Piemonte ha raggiunto dimensioni allarmanti, tanto da alimentare se stessa: sempre più professionisti, sottoposti a condizioni lavorative insostenibili, decidono di abbandonare il sistema sanitario pubblico. Non si può attendere ulteriormente. Non solo i primi 239 vincitori ma tutti i 2000 infermieri presenti nelle graduatorie aziendali devono essere immediatamente inseriti nei luoghi di cura per fornire sollievo a chi vi opera e garantire sicurezza e adeguate risposte assistenziali ai pazienti, dai reparti ospedalieri ai servizi territoriali, dai Pronto Soccorso al Sistema del 118».

Assumere tutti i professionisti disponibili sul mercato, rivedere i modelli organizzativi del lavoro e rendere il sistema sanitario pubblico più attrattivo sono condizioni essenziali secondo Bufalo per la tenuta del sistema. «Gli ordini professionali infermieristici hanno già avanzato proposte alla Regione Piemonte per rendere più attrattive le professioni infermieristiche e per stimolare lo sblocco di un obsoleto vincolo di esclusività che non consente agli infermieri di operare al di fuori dell’azienda sanitaria presso la quale sono assunti».

Conclude Bufalo: «Le infermiere e gli infermieri sono la spina dorsale del sistema sanitario. Investire sugli infermieri significa investire sul nostro Paese, sulla salute dei cittadini e sul modello di società che vogliamo costruire. La principale funzione dell’Ordine è tutelare i diritti dei cittadini in relazione all’esercizio della professione di infermiere e di infermiere pediatrico. Siamo pronti a offrire il nostro contributo all’Assessorato alla Sanità per individuare e attuare le strategie necessarie a ripristinare condizioni di qualità e sicurezza assistenziale all’interno del nostro sistema sanitario, purché l’interesse sia sincero e alle professioni infermieristiche venga riconosciuto il loro valore e merito».

comunicato stampa

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