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Attualità | 15 luglio 2024, 18:30

Processo Mottarone, domani gli ultimi interventi dei legali

L'udienza preliminare per la tragedia della funivia riprende con gli avvocati Pasquale Pantano e Federico Cecconi

Processo Mottarone, domani gli ultimi interventi dei legali

Riprende il 16 luglio a Palazzo di Giustizia a Verbania l’udienza preliminare per la tragedia della Funivia del Mottarone. In programma gli interventi degli ultimi legali. Sono Pasquale Pantano, difensore di Luigi Nerini, concessionario della funivia, e il pool di difensori dei vertici della Leitner guidato dall’avvocato Federico Cecconi.

Interventi su cui c’è una certa attesa, per capire se l’ipotesi della restituzione del fascicolo al Pm, adombrata nella scorsa udienza dalla difesa di Enrico Perocchio, possa prendere consistenza ed essere percorsa dal Gup Rosa Maria Fornelli. Si tratta di una fattispecie espressamente prevista dalla recente riforma Cartabia nel caso in cui il giudice dell’udienza preliminare ravvisi la necessità di una riformulazione dei capi di imputazione.

Una richiesta in questo senso è stata formulata dall’avvocato Andrea Da Prato, difensore dell’ingegnere biellese che era direttore d’esercizio della funivia al tempo del drammatico incidente. Per la sua difesa, il riferimento nella formulazione dei capi di imputazione, a reati relativi alla sicurezza sul lavoro, non sarebbe appropriato. Secondo la normativa introdotta recentemente, il giudice può chiedere alla procura una revisione della formulazione delle accuse. "Se il pubblico ministero risultasse fermo sulle proprie determinazioni – aveva spiegato l’avvocato Da Prato -  il Gup per regola si troverebbe costretto a restituire il fascicolo e torneremmo indietro a una fase di conclusione indagini". Sarà interessante capire se anche i legali che interverranno domani si incammineranno sulla stessa strada dei colleghi o sceglieranno una diversa strategia difensiva.

C’è quindi concretamente il rischio che le lancette dell’orologio del processo tornino indietro di oltre un anno: l’avviso di chiusura indagini fu infatti notificato il 18 maggio del 2023.

Convinto della necessità di riformulare i capi di imputazione anche l’avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini, caposervizio della funivia, che si è addossato la responsabilità dell’inserimento dei “forchettoni”. Ma per l’avvocato Perillo non c’è bisogno di rimandare il fascicolo al Pm, ma semplicemente di prosciogliere il suo assistito dalle accuse relative alla materia antinfortunistica.

Quella di domani è l’ultima udienza fissata prima della pronuncia del Gup, prevista per il 23 luglio.

ECV

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