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Scuola | 12 luglio 2024, 11:00

Stop all’uso dello smartphone a scuola: la nuova direttiva del ministro Valditara

Il ministro dell'istruzione ha stabilito il divieto di utilizzo dei cellulari a partire dal prossimo anno scolastico: "Valorizzare, motivare e dare entusiasmo ai giovani"

Stop all’uso dello smartphone a scuola: la nuova direttiva del ministro Valditara

Sono in arrivo, per il prossimo anno scolastico, diversi cambiamenti nelle aule delle scuole italiane. Il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha stabilito il divieto di utilizzo dello smartphone in classe, anche per scopi didattici. La decisione è stata comunicata dal ministro nel corso della sua partecipazione al convegno "La scuola artificiale - Età evolutiva ed evoluzione tecnologica" tenutosi a Roma: “Ho firmato una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l'utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, perché io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie”, ha dichiarato Valditara, che però sottolinea che sarà ancora possibile utilizzare tablet o computer, a patto che gli studenti siano però sotto la supervisione degli insegnanti.

L’obiettivo del ministro è quello di riportare l’ambiente scolastico agli strumenti tradizionali, come appunto i libri cartacei, ma anche quello di rieducare bambini e ragazzi: “La scuola come comunità educante non può prescindere dal ruolo del docente che deve guidare questi strumenti. Deve valorizzare, motivare e dare entusiasmo ai giovani. Bisogna evitare che i nostri ragazzi stiano più dentro alla community dei social che dentro alla comunità delle relazioni”.

Sempre su questo tema, il ministro Valditara ha deciso di reintrodurre il diario cartaceo, che nel tempo è stato sostituito dal registro elettronico soprattutto per quanto riguarda la comunicazione tra insegnanti e genitori. “Con quella rivoluzione per cui bisognava andare verso le nuove tecnologie sempre e comunque, i compiti a casa venivano messi sul registro elettronico, su quella scheda elettronica che un bambino era costretto a consultare oppure doveva ricorrere ai genitori – sottolinea il ministro -. Fermo restando che i genitori continueranno a essere avvisati con questo strumento, ho disposto che per il prossimo anno scolastico e per gli anni successivi ritorni il diario di una volta dove il bambino segna a penna che cosa deve fare per domani, per dopodomani, e i compiti a casa. In questo modo il genitore potrà controllare se il figlio non gli fa vedere il diario però il bambino si abitua a scrivere. Noi dobbiamo riabituare i nostri ragazzi al rapporto con la penna e con la carta”.

l.b.

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