Politica - 10 luglio 2024, 20:53

Sulle dichiarazioni di Chiarelli scoppia la guerra nel centrodestra

Un gigantesco macigno si è abbattuto oggi sulla scena politica novarese.

Tutto ha preso avvio di un articolo uscito subito dopo la nomina della nuova giunta regionale  sulle pagine dell’edizione torinese del Corriere della Sera. Un ritratto di Marina Chiarelli, neo assessore al turismo cultura e sport e già vicesindaco di Novara,  firmato da Gabriele Ferarris, che ne ricostruisce il profilo con toni tra l’ironico e il sarcastico. Passano un paio di giorni e sullo stesso giornale esce un secondo articolo, una intervista in replica.

“Ho un carattere molto diretto – dice Chiarelli -  per certi versi spigoloso. Mi leggo le delibere, mi arrabbio se arrivano all’ultimo momento, e alle volte non è il merito a non piacermi, ma il metodo: ad esempio, se ci sono cinque associazioni che chiedono un contributo, e tu me ne deludi una, me lo devi motivare, sennò io la delibera non te la voto. Io dico sempre che bisogna distribuire in maniera equa rispetto alle progettualità”.

Dopo qualche ora di chiacchiericcio, deflagra una reazione senza precedenti.

In una nota firmata dal sindaco e da tutti gli assessori di Lega, Forza Italia e Forza Novara  si attacca a testa bassa Chiarelli.

Ecco il testo: "Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni della ex collega Marina Chiarelli rilasciate attraverso un’intervista ad un noto quotidiano nazionale. Per comprensione dei lettori contestualizziamo l’accaduto. L’intervista veniva richiesta dalla stessa Chiarelli per replicare ad un precedente articolo in cui, sulla medesima testata, veniva tratteggiato il suo profilo politico. La sollecitazione si era resa necessaria, agli occhi della Chiarelli, per la non certo edificante descrizione dell’abile giornalista il quale, con verve, metteva in luce alcuni episodi che avevano contraddistinto il mandato della neo assessora regionale (rimborsi chilometrici bizzarri, incarichi legali inopportuni, affidamento diretto che portò ad un esposto in Procura firmato dall’opposizione)”.

“Invece di farsi un esame di coscienza – prosegue la nota - l’ex collega, allo scopo di mettere in ombra gli episodi (fatti, non giudizi) raccontati dal giornalista, afferma di non aver votato delibere cha, a suo dire, peccavano di favoritismo erigendosi così a paladina dell’imparzialità. Di tali fatti non abbiamo memoria alcuna, mentre abbiamo memoria di quanto raccontato dal giornalista”.

“Auguriamo all’ex collega – conclude il comunicato - buon lavoro nella nuova esperienza, augurandoci davvero che la sua sia stata solamente un’uscita infelice. Intanto attendiamo (ancora) una telefonata o un messaggio di chiarimento".

Un ordigno esplosivo sganciato proprio nel mezzo della delicata trattativa sul rimpasto.

E nella cui scia si infila subito l’opposizione. Il capogruppo del Pd Nicola Fonzo.

“L’ex numero 2 di  Canelli, Marina Chiarelli – scrive il capogruppo -  in un’intervista al “Corriere della Sera” accenna a delibere non votate quando era in tandem con  Canelli. In realtà quando un Assessore non vota delle delibere di Giunta o si dimette o il Sindaco revoca le deleghe e lo manda a casa. Non è mai accaduto in questi due anni e mezzo. Infatti “i dissidenti” si assentano dalle sedute di Giunta, per evitare di votare contro. Come è accaduto a De Grandis e a Chiarelli quando si è trattato di approvare in Giunta l’ultima delibera sullo scempio di Pernate”.

“La replica del primo cittadino e degli assessori di Forza Novara, Forza Italia e Lega alle dichiarazioni della loro ex collega – aggiunge Fonzo - è un copia-incolla delle critiche che il centro sinistra ha rivolto a Chiarelli, durante i suoi due mandati di Assessore al Comune di Novara. Li ringraziamo per il riconoscimento (anche se tardivo), ma si facciano lo stesso esame di coscienza che loro chiedono al neo assessore regionale. Se erano fondate le nostre dure critiche a Chiarelli- rimborsi chilometrici bizzarri, incarichi legali inopportuni, affidamento diretto- dove erano loro? Perché rimasero silenti quando in Consiglio comunale e alla Procura della Repubblica denunciavamo questi episodi?”

“La coerenza – conclude il capogruppo del Pd - non è proprio una caratteristica di chi rilascia l’intervista (Chiarelli) e di chi replica (tutta la Giunta tranne Fratelli di Italia).Sempre in tema di coerenza. Il Sindaco, nonostante qualche perplessità, pare che sia propenso a rispettare l’ordine arrivato da Fratelli d’Italia: il vice- Sindaco (al posto della  Chiarelli) sarà De Grandis. Lo stesso che non ha votato (assentandosi) l’ultima delibera su Pernate.  Un uomo di cui può fidarsi! Esattamente come fino alla scorsa settimana si è fidato della Chiarelli”.

Dopo una intera giornata al calor bianco, in serata è arrivata la replica di Chiarelli, in prima persona.

“Sono rimasta davvero meravigliata dalle reazioni esagerate scaturite da una mia chiacchierata con un importante giornalista di un noto quotidiano dove io non ho mai messo in discussione la correttezza e l’operato della Giunta con cui ho sempre orgogliosamente lavorato. Tengo a sottolineare che il ragionamento espresso nell’articolo era circostanziato ad una precisa delibera sull’Istituto della Resistenza. Ben nota non solo perché i quotidiani locali ne avevano dato ampio risalto ma anche perché avevo già sollevato una questione di metodo e ripeto non di merito. Consapevole del prestigioso incarico ottenuto in Regione Piemonte in forza del grande consenso elettorale di Fratelli d’Italia, sono pronta a triplicare il mio impegno per garantire ai cittadini piemontesi ed in particolare a quelli della Provincia di Novara il massimo della valorizzazione del nostro territorio che grazie alla Cultura, il Turismo e lo Sport potranno dotarsi di un’arma in più per cogliere ogni opportunità di sviluppo socio-economico. Mi auguro che questa precisazione possa metter fine ad una tempesta in un bicchiere d’acqua”.

ECV