Attualità - 10 luglio 2024, 08:30

Precipitazioni sopra la media, temperature in calo: la situazione idrica in Piemonte

Arpa sottolinea come, se anche non piovesse più fino a novembre, la media annuale rimarrebbe nella norma

Arpa Piemonte ha diffuso i dati relativi alla situazione idrica della regione alla fine del mese di giugno 2024. Secondo questi dati, l’indice di siccità sintetico sottolinea come, ormai da diversi mesi, il Piemonte sia in condizioni generali di normalità.

Nel corso del mese di giugno si sono registrati in media 124 mm di precipitazioni: è stato il decimo giugno più piovoso degli ultimi 70 anni, ed è il quarto mese del 2024 ad avere un segno positivo riguardo alle precipitazioni. Su tutto il territorio regionale si registra infatti un surplus pluviometrico con scarti mensili positivo, con l’unica eccezione della zona orientale, con un deficit del -4%.

Negli ultimi mesi si è dunque registrata una media di precipitazioni decisamente elevata rispetto alla norma: Arpa spiega che, se anche non piovesse più fino alla metà di novembre, le piogge medie annuali del Piemonte rimarrebbero comunque nella media degli ultimi 30 anni.

Grazie alle abbondanti precipitazioni pregresse e quelle registrate nel mese di giugno, gli indici SPI (anomalia di pioggia standardizzata) e SPEI (anomalia di pioggia ed evapotraspirazione standardizzata) evidenziano come, alle scale temporali dei 6 e dei 12 mesi, il Piemonte sia in situazioni di piovosità tra severa ed estrema, mentre in quelle a 1 e 3 mesi prevalgono le condizioni di piovosità moderata o lieve e di normalità. Addirittura, gli indici calcolati sulla scala dei sei mesi che sono strettamente legati allo stato dei fiumi, mostra valori estremi su tutto il territorio piemontese. Le previsioni mensili dell’indice SPI a 3 mesi per luglio 2024, pur nella loro incertezza visto l’ampio orizzonte temporale, indicano ancora un mese caratterizzato da precipitazioni superiori alla media.

Anche per quanto riguarda le temperature, a giugno 2024 si sono registrate alcune anomalie: è il secondo mese consecutivo con il segno meno per quanto riguarda le differenze climatiche rispetto alla norma (1991-2020), con 0.4°C in meno. Si tratta di una situazione insolita, quasi mai verificatasi negli ultimi decenni.

Il mese di giugno si è confermato al di sopra della norma del periodo anche per quanto riguarda le risorse idriche stoccate, con un +55% raggiunto soprattutto grazie all’acqua immagazzinata sotto forma di neve.

Parlando di portata dei fiumi, i dati di Arpa Piemonte sono in leggero calo rispetto al mese precedente, anche se rimangono superiori alla media mensile storica in tutto il territorio regionale. Il Varaita a Polonghera (+103%) e il Tanaro a Montecastello (+65%) sono le due sezioni con il surplus di portata più significativo. Tale situazione di surplus di portata si registra anche sulle aste del Po: +34% sul Po a Torino e +32% sul Po a San Sebastiano.

All’idrometro di Isola Sant’Antonio, che rappresenta la chiusura dell’intero bacino piemontese del Po, si registra una portata media per il mese di giugno pari a 941 mc/s che risulta quasi il doppio rispetto alla portata media mensile storica e rappresenta il quarto valore di portata media mensile di giugno più alto da quando è in funzione la stazione (1998).

Per quanto riguarda la risorsa idrica sotterranea, e in particolare la falda superficiale non sono presenti criticità: i livelli piezometrici risultano, rispetto al mese precedente, in risalita o in lieve diminuzione, con valori di soggiacenza, comunque, inferiori alla media storica.

l.b.