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Attualità | 02 luglio 2024, 10:37

Confartigianato premia tre figure di spicco nell'educazione dei giovani verso il lavoro artigiano

Premi Artifex 2024 al professor Francesco Ticozzi, al professor Raimondo Sgrò e a suor Egidia

Confartigianato premia tre figure di spicco nell'educazione dei giovani verso il lavoro artigiano

Sono il professor Francesco Ticozzi, dirigente scolastico dell’istituto Omar di Novara; il professor Raimondo Sgrò, docente all’istituto Cobianchi di Verbania, e suor Egidia, direttrice della Scuola professionale dell’istituto Sacro Cuore di Vercelli i vincitori dei premi Artifex, assegnati da Confartigianato Piemonte orientale in occasione dell’annuale assemblea dell’associazione, svoltasi sabato 29 giugno al Grand hotel des Ilees Borromées. A tutti e 3, Confartigianato, ha riconosciuto il lavoro di formazione di giovani per i quali il mercato del lavoro artigiano è uno dei possibili sbocchi, privilegiato per Confartigianato alla ricerca, come ogni settore economico, di mano d’opera qualificata.

Confartigianato intende “Essere associazione in evoluzione”, per citare il tema della tavola rotonda che ha aperto l’assemblea col direttore, Amleto Impaloni, a svolgere il ruolo di moderatore stimolatore.

“Oggi Confartigianato non è più solo un’associazione di rappresentanza ma sociale, vuoi spiegarci com’è avvenuta questa trasformazione”, ha chiesto Impaloni al presidente di Confartigianato Piemonte orientale, Michele Giovanardi.

“Devo dire – questa la risposta – che la strada era già stata tracciata dai miei predecessori che avevano puntato sull’aggregazione di realtà come la Libera associazione artigiani della val d’Ossola, e più di recente, la Confartigianato di Vercelli. Oggi, con i nostri 200 collaboratori, siamo in grado di aiutare le imprese associate ad aggredire sia il mercato europeo che quelli extra europei. L’intervento nel sociale è stata una ulteriore svolta. La pulizia dei sentieri del lago d’Orta (il filmato era stato appena proiettato, ndr) ha stupito molti ma non è che l’inizio di un cammino iniziato con la nostra Settimana sociale dell’artigianato. L’intervento sul lago d’Orta è stato finanziato con i proventi del 5 per mille in dichiarazione dei redditi, che ripeteremo quest’anno. Abbiamo donato attrezzature a strutture sanitarie, promosso progetti formativi nelle scuole come forma di diffusione del pensiero artigiano. Il futuro? Non mi spaventa, non temo l’intelligenza artificiale, l’arte artigiana è nelle mani, non ce la può portare via nessuno”.

Per Maurizio Comoli, vicepresidente di BPM (Banco Popolare Milano) e docente all’Università del Piemonte orientale, “il Covid ha dimostrato la centralità delle imprese artigiane. Mentre tutto era fermo erano i nostri fornai a impastare e cuocere il pane, i nostri autotrasportatori a portare beni da un posto all’altro del Paese. Se il Piemonte fosse uno stato indipendente sarebbe al 60° posto nel mondo, delle 79 mila imprese artigiane del Piemonte il 20 per cento sono nel Piemonte orientale, il territorio a più alta densità imprenditoriale artigiana dopo Torino”. 

Domenico De Angelis (condirettore di BPM), ha affrontato il controverso problema della sostenibilità: “Il futuro richiede un mondo sostenibile ma la sostenibilità, In Europa, è stata affrontata da un punto di vista politico, le piccole e medie aziende hanno bisogno di tempo, devono essere educate alla sostenibilità. Bisogna anche tener conto che l’Europa da sola può fare poco, devono essere convinte Cina e Stati Uniti, sono loro che producono la maggior quantità di CO2, in Europa diminuisce insieme ai fatturati”. Ai giovani, ha aggiunto De Angelis, “dobbiamo trasmettere il sogno di diventare imprenditori, il problema del salario d’ingresso è un falso problema. Se non offriamo ai giovani la prospettiva di diventare manager o avviare aziende proprie non ci possiamo lamentare se, terminato l’orario di lavoro, fanno altro”.

Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato, ha definito i quattro anni del suo primo mandato “un percorso gratificante: sono stato eletto in video, perché nel 2020 eravamo tutti chiusi in casa. Fin dall’inizio ho messo al centro il ruolo strategico dell’impresa artigiana. Le nostre imprese sono diventate un modello, e di questo dovremmo essere orgogliosi. Oggi siamo all’artigianato 5.0, chi fa norme e leggi dovrebbe prenderci a modello, siamo campioni di tecnologia”.

Redazione

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