Attualità - 21 giugno 2024, 18:40

La società ginnastica Libertas Novara interviene sul dibattito riguardante la tensostruttura di via Magalotti

"Vogliamo continuare la nostra attività nel rispetto di tutti, offrendo uno spazio dignitoso alle atlete e supporto alla scuola. Le polemiche sono infondate e danneggiano lo sport novarese"

Anche la società ginnastica Libertas Novara, che dovrebbe usufruire della tensostrutturta di via Magalotti, interviene nel dibattito in corso in città.

In una nota, i dirigenti della società ribadiscono “la volontà di continuare la nostra attività nel massimo rispetto di tutti. La nostra associazione è sana e si basa su sani principi: uno sport fondato su ideali e valori, pronto ad accogliere chiunque abbia voglia di condividere e crescere assieme a noi”.

“Siamo una scuola di ginnastica e – spiegano - come tutte le discipline agonistiche, necessitiamo di spazi adatti e ampi. Non tutti i tanti posti che abbiamo vagliato con l'Amministrazione sono adatti ad accogliere il nostro sport, e tanti altri richiederebbero iter e interventi lunghissimi. Abbiamo ginnaste con titoli italiani, motivo di orgoglio per Novara, e squadre che vantano un argento ai Campionati Italiani del 2023. La nostra intenzione con la nuova struttura è quella di poter dare uno spazio dignitoso alle nostre atlete, essere di supporto alla scuola per la parte motoria, con progetti da condividere con l'istituzione scolastica e, perchè no, anche permettere a coloro che desiderano praticare attività in età più adulta con corsi di ginnastica dolce”.
Entrando nel merito delle proteste dei residenti, a proprosito della questione parcheggi, la società spiega che “le famiglie dei nostri atleti non sostano durante le sedute di allenamento, poiché tutti gli allenamenti sono rigorosamente a porte chiuse. Questi si suddividono in vari orari, dalle 14:30 alle 19:30, dal lunedì al venerdì. Le manifestazioni e le gare le abbiamo sempre svolte nei palazzetti, poiché non c'è lo spazio adatto nella palestra per ospitare tanto pubblico”.
“Ci dispiace che si siano create dicerie non veritiere – aggiuingono - in quanto nessuno, eccetto il nostro Assessore allo Sport Ivan De Grandis, che ringraziamo, ci ha mai interpellati su domande e quesiti. Sono state invece  ipotizzate e tratte conclusioni senza conoscere la nostra attività sportiva e la nostra organizzazione. Ricordiamoci che lo sport unisce e non può dividere, è qualcosa di sano.Va inoltre sottolineato che diverse famiglie che portano i figli da Libertas Ginnastica Novara abitano nelle stesse strade dove è stata proposta la raccolta firme. Per alcuni cittadini che raccolgono firme, ce ne sono tanti altri, una maggioranza silenziosa, che invece crede nelle possibilità offerte da un nuovo impianto sportivo”.

“D'altra parte – prosegue la nota - ci dispiace anche che per questioni politiche non stiamo rimettendoci solo noi, ma anche le tante ragazze e ragazzi che usufruiscono di questo sport, perché si stanno allungando i tempi. Questo nuoce a noi e allo sport novarese, in quanto a ottobre avremo i campionati invernali e le nostre atlete necessitano di allenarsi in maniera tranquilla. Detto questo, crediamo che nessun cittadino, noi inclusi, possa scegliere dove e come costruire qualsiasi impianto o struttura, in quanto, ove la legge lo permette, non ci possono essere opposizioni. Pensiamo anche che un'attività sportiva come la nostra possa solo dare un valore aggiunto al quartiere e alle famiglie con bambini, dal punto di vista economico e sociale, non di certo penalizzare i valori immobiliari delle abitazioni come abbiamo sentito dire”.

“Concludiamo – termina la nota - sottolineando che il nostro impegno e la nostra dedizione allo sport e alla comunità rimangono costanti. Continueremo a lavorare con passione e rispetto, nella speranza di poter contribuire al benessere di tutti”.

 

ECV