Nel corso del primo trimestre 2024 il valore delle esportazioni dell’Alto Piemonte, area costituita dalle quattro province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, si è attestato sopra i 3,1 miliardi di euro, registrando un aumento del +0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il dato deriva da dinamiche diverse tra le specializzazioni produttive: in particolare il tessile-abbigliamento (che rappresenta ben il 30,7% dell’export totale del quadrante) ha registrato un aumento del +16,7%, trainato dalla componente abbigliamento. Al contrario altri settori rappresentativi della vocazione industriale del territorio hanno riscontrato delle difficoltà. La produzione di macchinari, in particolare, (che incide per il 19,4% dell’export totale) ha registrato un arresto nel trend di crescita (-5,4%), mentre il comparto chimico (quasi il 13% del valore globale delle esportazioni) ha evidenziato una marcata contrazione, pari al -16,2%.
Le differenze settoriali si riflettono anche a livello territoriale: la provincia di Vercelli, che in valori assoluti incide per il 27,2% sulle esportazioni di quadrante, evidenzia l’incremento più significativo, con un aumento pari al +10,3% rispetto allo scorso anno, il miglior risultato a livello regionale. La provincia di Novara, che esprime il 51% del valore delle esportazioni del Piemonte Orientale, registra un dato globale in lieve aumento, pari al +1,2%. Il Verbano Cusio Ossola mostra una sostanziale stazionarietà, con un dato pari al +0,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, a fronte di un peso sull’export del quadrante del 6,9%. La provincia di Biella, che copre una quota del 14,9% dell’export dell’area, registra la contrazione maggiore, pari al -14,1%, con un calo per tutti i principali comparti.
Allargando lo sguardo al contesto regionale e nazionale, il dato complessivo dell’Alto Piemonte, pari al +0,7%, appare più favorevole sia della media totale piemontese (-2,1%) che italiana (-2,8%). Le vendite all’estero di Biella, Novara, Vercelli e Vco rappresentano nel complesso il 20,4% del totale del Piemonte, quarta regione esportatrice italiana.
Guardando ai principali mercati di sbocco Germania e Francia si confermano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze a livello locale.
“Nel primo trimestre 2024 le vendite del quadrante dimostrano una sostanziale tenuta, che discende da andamenti molto diversificati nei diversi territori e per i vari settori”, commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. “Accanto a dati in discesa emergono anche variazioni più favorevoli e a due cifre, che rappresentano segnali positivi ma vanno comunque lette tenendo conto si riferiscono ad un periodo temporale breve e a valori assoluti bassi; pertanto, sarà importante analizzarne l’evoluzione nel corso dell’anno. Nonostante gli scenari geo-economici appaiono complessi l’apertura verso i mercati esteri rimane un requisito fondamentale per la vitalità del nostro tessuto produttivo – sottolinea Ravanelli – Per questo la Camera di Commercio continua a promuovere iniziative specifiche per sostenere la crescita oltre confine delle imprese, come il Progetto Business Pont Svizzera, che consente di accedere a servizi di consulenza gratuita e sviluppo commerciale e al quale è possibile aderire fino al 28 giugno”.
Per quanto riguarda la provincia di Novara, nel complesso nel corso del primo trimestre 2024 l’export provinciale risulta in lieve aumento in termini di valore (+1,2%) rispetto al corrispondente periodo 2023, con forti differenze tra i diversi settori.
Considerando le variazioni dei comparti con maggior peso in valori assoluti, i macchinari, che rappresentano il 25,2% del totale delle esportazioni, registrano una diminuzione del -5,4%. In questo primo trimestre la chimica perde il ruolo di secondo comparto per incidenza sull’export, registrando una netta diminuzione, pari al -19,9%. In affanno anche l’alimentare (-7%), mentre il tessile-abbigliamento esprime maggiore vitalità, con un aumento del +68,6%.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, l'Unione Europea ha coperto nel corso del primo trimestre 2024 ben il 69,8% delle vendite all’estero, registrando nel contempo un aumento del +10,8% rispetto al corrispondente periodo del 2023. La quota dell’export extra-Ue si attesta al 30,2%, mostrando evidenti difficoltà (-15,8%). Principale mercato di riferimento è la Francia, con un aumento del +16,5%, seguita a ruota della Germania, verso la quale l’incremento dell’export si attesta al +11,2%. Il dato sulle esportazioni extra-UE risente della scarsa dinamicità dell’export verso gli USA (-0,5%) e della contrazione verso Regno Unito (-10,3%) e Svizzera (-31,1%), nonché del netto calo (-55,4%) delle esportazioni verso la Cina, uscita dalla graduatoria dei principali Paesi di destinazione.