Comincia a prendere forma lo schieramento del centrodestra novarese in vista delle elezioni regionali di giugno. Dopo Fratelli d’Italia che la scorsa settimana ha ufficializzato le candidature di Marina Chiarelli, vicesindaco e assessore al commercio del capoluogo, di Michele Ragno, capogruppo a Palazzo Cabrino, e di Gianluca Godio, sindaco di Gozzano, è stata la volte della Lega, che sabato ha presentato il “tridente” dei concorrenti all’elezione del consiglio regionale.
Sono Matteo Marnati, assessore uscente all’ambiente e all’innovazione, Maria Cristina Stangalini, consigliere comunale a Novara e Marzia Vicenzi, sindaco di Vicolungo. Il dato politico più rilevante, in questa tornata che si annuncia particolarmente difficile per il Carroccio, è il “voltapagina” totale rispetto alla legislatura che sta andando ad esaurimento. Nessuno dei tre consiglieri regionali uscenti, infatti, è stato ricandidato. Il segretario provinciale Massimo Giordano alla conferenza stampa ha tagliato corto sul tema: “Non ci sono state bocciature, e ciascuno ha deciso in autonomia sulla base di scelte professionali”.
Ma nell’incontro con la stampa e i militanti non è sfuggito che a nessuno degli uscenti viene data la parola, neppure per un saluto. Federico Perugini (che aveva annunciato la sua scelta già nei giorni scorsi avendo ricevuto una interessante offerta di lavoro) era in prima fila, Letizia Nicotra in piedi a fondo sala. E assente Riccardo Lanzo. Che fa sapere che “il segretario provinciale ha fatto le sue scelte. Sapevo già da mesi che non mi avrebbe ricandidato, era stato molto chiaro con me e ho apprezzato sempre la sua schiettezza. Ho scelto quindi di dedicarmi a tempo pieno al mio lavoro”.
Per Forza Italia invece l’ufficialità arriverà solo dopo il congresso nazionale del 24 febbraio, ma i nomi sono ormai certi: e sono quelli di Pietro Gagliardi, capogruppo in Consiglio Comunale a Novara, Annalisa Beccaria, presidente del consiglio comunale di Borgomanero, e Luca Bona, sindaco di Lesa. Una scelta, come ha più volte detto il coordinatore provinciale Diego Sozzani, guidata da criteri “geografici”, in modo da garantire una potenziale rappresentanza a tutta la provincia. E’ chiaro però che gli sforzi si concentreranno nel capoluogo, facendo scendere in campo un militante di lungo corso come Gagliardi, che gode della fiducia dei vertici.
E dopo il congresso di Forza Italia dovrebbe arrivare qualche elemento di chiarezza anche per lista “personale” del presidente Cirio, per la quale la provincia di Novara resta ancora un cantiere aperto. Marzia Vicenzi, data per mesi come possibile punta di diamante di Cirio nel novarese, ha preferito, come detto, candidarsi nella Lega, accompagnata come regista dietro le quinte da Andrea Crivelli. Non sarà quasi certamente della partita Sergio Bossi, il sindaco ‘civico’ di Borgomanero, che secondo alcuni rumors avrebbe declinato l’invito per puntare, con il beneplacito anche di Gaetano Nastri, alla presidenza della Provincia alla scadenza del mandato di Federico Binatti.
Ed anche l’ipotesi che a rimpolpare le fila della lista potesse arrivare qualcuno dalle fila di Azione sembra sgonfiarsi: la scelta di Enrico Costa di spostare il partito di Calenda nel campo del centrodestra non trova seguito – o almeno così è stato finora in terra novarese.