Da molti mesi, ormai, si parla di Superbonus e di tutte le altre agevolazioni in ambito edilizio di cui in molti hanno usufruito. Ora, però, la domanda sorge spontanea: sarà ancora possibile accedere ai bonus edilizi anche per il 2024? Facciamo il punto della situazione.
Per quanto riguarda il Superbonus, che inizialmente prevedeva il 110% di detrazioni per i lavori di edilizia (poi passato al 90%), per il 2024 si scenderà al 70%. In questi giorni, poi, il Governo ha preso una decisione riguardante la proroga per le famiglie e le imprese che hanno iniziato i lavori entro la fine di quest'anno. Il Consiglio dei Ministri ha infatti stabilito che il Superbonus rimarrà al 110% per i cittadini a basso reddito che non abbiano completato i lavori entro la fine dell'anno. Chi ha invece un Isee superiore potrà accedere ad un'agevolazione pari al 70% per i lavori nel 2024. Il Cdm ha previsto anche una sanatoria per coloro che hanno iniziato la ristrutturazione nel corso del 2023 e che non l'hanno ancora completata: in questo caso i cittadini non dovranno restituire le somme già ottenute con il 110%, ma sarà lo Stato a coprire le spese.
Per quanto riguarda gli altri bonus edilizi, rimane attivo l’Ecobonus per i condomini, con uno sgravio del 70% su una spesa massima di 40mila euro per l’isolamento termico delle parti comuni; questo vantaggio è previsto per tutto il 2024, ma solo nel caso in cui il titolo edilizio sia stato presentato entro il 16 febbraio 2023. L’Ecobonus, con aliquote al 50% e al 65% in base al tipo di interventi, rimane valido per il 2024 anche per gli immobili che rispettino i requisiti minimi di risparmio energetico, e per l’installazione di tende parasole.
Attiva per tutto il 2024 anche la detrazione al 50% per la sostituzione di infissi, serramenti, schermature solari o caldaie a biomassa, con una spesa massima di 60mila euro.
Sarà possibile accedere anche al Sismabonus, una detrazione del 50%, con un tetto di spesa di 96mila euro, per lavori riguardanti la sicurezza antisismica degli immobili. La detrazione aumenta fino al 70 o 80% nel caso in cui si ottenga una riduzione del rischio sismico di una o due classi.
Invariato anche il bonus del 36% per la sistemazione dei giardini e delle aree verdi, per una spesa massima di 5mila euro. Così come il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con detrazioni al 75%; in questo caso, però, il titolo edilizio deve essere stato presentato entro il 16 febbraio 2023.
Infine, rimane attivo anche il bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con un cambiamento riguardo al tetto massimo di spesa: da 8mila euro a 5mila euro.