La rivista “Annals of Oncology”, una delle più prestigiose a livello internazionale per ranking, ha recentemente accettato per la pubblicazione lo studio randomizzato “FIL-FLAZ 12”, condotto nell'ambito della Fondazione Italiana Linfomi e coordinato dal professor Marco Ladetto, professore associato di Malattie del sangue presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale UPO. Si tratta di uno studio di fase III che ha confrontato due strategie di consolidamento ampiamente utilizzate nel linfoma follicolare recidivato o refrattario: il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche e la radioimmunoterapia. Il primo consolidamento è più tossico e impegnativo e prevede un ricovero di oltre tre settimane, mentre la radioimmunoterapia è eseguibile in regime di day-hospital. A causa della maggiore tossicità lo studio ipotizzava che il trapianto autologo potesse essere giudicato preferibile se si fosse dimostrato in grado di migliorare la Progression-free survival di almeno il 20%. Lo studio ha dimostrato, invece, un andamento comparabile dei due regimi di consolidamento, dimostrando così che il trapianto autologo non è più da considerare una strategia rispetto a consolidamenti meno tossici. I risultati hanno implicazioni importanti per la pratica clinica e sulle strategie terapeutiche utilizzate nel linfoma follicolare recidivato o refrattario e sono il frutto di una larga collaborazione nazionale in ambito Fondazione Italiana Linfomi, che ha coinvolto come prima autrice la dott.ssa Rita Tavarozzi, dottoranda in Medical Sciences and Biotechnology – sotto la supervisione dello stesso prof. Ladetto – e numerosi Centri ematologici Italiani.
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mercoledì 20 novembre
martedì 19 novembre
lunedì 18 novembre