Il trasporto ferroviario, sin dalle sue origini, ha avuto il ruolo di unire, oltre che di trasportare più velocemente persone e cose. Anche nella ridente Valle Vigezzo questo ruolo è stato assolto con grande partecipazione da 100 anni. Svizzera e Italia unite tra il lago e la montagna, quella che a seconda delle stagioni si ammanta di neve o si colora di un verde intenso. In questo scenario la ferrovia svolge un compito essenziale, soprattutto in quest’epoca di ricerca della sostenibilità ambientale, di collegamento internazionale e di incentivo al turismo che in questa zona si è sempre più intensificato.
La ferrovia 1923-2023
Una ferrovia internazionale, quella che unisce Locarno a Domodossola dal lontano 1923, che attraversa le Centovalli in un alternarsi suggestivo di ponti (ben 83) e scenari alpini di incantevole bellezza. Una linea a semplice binario, scartamento 1.000 mm. Elettrificata a 1.200V. In territorio italiano la linea viene comunemente chiamata “Vigezzina” attraversando paesi ordinati e ben inseriti nel territorio montano, che fanno del turismo una vocazione, con il Santuario di Re che sovrasta la valle. Il suo esercizio venne concesso a due società diverse in base ad un’apposita convenzione italo-svizzera stipulata il 12 novembre 1919. Il tratto italiano di 32,250 km. venne affidato alla Società Subalpina per le Imprese Ferroviarie mentre il tratto svizzero di 19,980 Km. alla Società per le Ferrovie Regionali Ticinesi. Nella primavera del 1913 furono iniziati i lavori, terminati solo il 27 marzo 1923, con un notevole ritardo nei tempi previsti per via dell’interruzione per la Prima Guerra Mondiale ma anche per il fallimento della Banca Franco Americana che aveva finanziato parte dell’opera. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 25 novembre 1923 con due distinti convogli partiti rispettivamente da Locarno e da Domodossola che si incrociarono nella stazione di Santa Maria Maggiore.
L’iniziativa filatelica
Grazie all’intraprendenza del Circolo Filatelico Domese, proprio il giorno 25 novembre verrà inaugurata una mostra filatelica dedicata a questi primi 100 anni. Si tratterà di un affascinante viaggio nel mondo delle ferrovie attraverso oltre cento quadri che raccoglieranno francobolli e cartoline messi a disposizione dai soci del Circolo. Nella stessa giornata sarà organizzato un Convegno dedicato a questo importante anniversario.
Con la collaborazione di Poste Italiane verrà anche emesso uno speciale annullo filatelico, in formato tondo, che riporta la scritta “100^ anniversario ferrovia Vigezzina-Centovalli-mostra filatelica – 25.11.2023 - 28857 Santa Maria Maggiore (Vb)”. Il servizio temporaneo sarà attivo presso la struttura Comunale Polifunzionale Via Belcastro 5/b a Santa Maria Maggiore dalle ore 10,00 alle ore 16,00. L’annullo, dopo l’utilizzo, sarà disponibile dal 27 novembre e per i successivi 60 giorni presso l’Ufficio Postale di Domodossola, Via Giuseppe Romita 7, al termine dei quali verrà depositato presso il Museo della Comunicazione di Roma ed entrare a far parte della collezione storico postale.
Su progetto grafico di Giampaolo Prola (autore anche del bozzetto da cui è stato riprodotto l’annullo) è stata realizzata anche una speciale busta postale (emessa in 400 esemplari) che potrà essere obliterata con il citato annullo ed un francobollo a tema ferroviario, realizzando un imperdibile oggetto da collezione. Sul retro della busta sono riportati gli stemmi dei Comuni attraversati dalla linea ed una emblematica frase che così recita:
“Un ardito filo azzurro da cent’anni unisce Italia e Svizzera aggregando genti, favorendo occasioni, consolidando legami. La ferrovia “Vigezzina”, compie un secolo, con matura consapevolezza della propria storia e solerte umiltà nell’affrontare le nuove sfide che epocali cambiamenti impongono”
Il Circolo Filatelico Numismatico Domese
Nato nel 1962, si è sempre distinto per la dinamicità e ricchezza delle proprie iniziative. È iscritto dal 1976 all’Associazione fra le Società Filateliche Italiane ed ora può contare su una trentina di soci, veri appassionati e cultori della nobile arte della filatelia. Grazie al Circolo, oggi presieduto da Raffaele Borsotti, legato al proprio territorio, possiamo oggi sottolineare questa importante ricorrenza per la Valle Vigezzo e per le sue comunità che da questa infrastruttura ferroviaria hanno potuto progredire economicamente e turisticamente.
Salire sul trenino della Vigezzina è un’esperienza unica, irripetibile e forse fuori dal tempo, ma irrinunciabile, soprattutto ora che festeggia i primi cento anni. Si tratta sicuramente di un nuovo inizio, tra tecnologia e antichità, in un mix dal valore storico ancora attuale, dove tutto viaggia ad una velocità che non sempre lascia il tempo per riflettere sulla bellezza dei nostri territori.