Attualità - 26 maggio 2023, 19:15

Sul regolamento per la crisi idrica è tregua grazie alle piogge di maggio

Le piogge degli ultimi giorni allontanano almeno per qualche tempo lo spettro della crisi idrica per le campagne novaresi e allentano le tensioni legate all’applicazione del regolamento approntato dal Consorzio Est Sesia per gestire le situazioni di grave carenza idrica, sulle quali si contrapponevano gli agricoltori novaresi e quelli della Lomellina.

La “pace” è stata sancita giovedì sera a Novara nel corso di un incontro pubblico voluto dall’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati. “Dopo la fase di maggiore tensione, la Regione è entrata in campo per provare a trovare una soluzione. C’è stato così un primo incontro a Torino con la presentazione del regolamento ai delegati di Est Sesia, e poi l’incontro aperto a tutti, nel corso del quale abbiamo mostrato anche i dati del clima oggi e gli scenari del futuro che credo possano essere utili per il mondo dell’agricoltura".

Alla serata è intervenuto in collegamento streaming anche l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa. “Ho apprezzato – ha detto - la disponibilità del Consorzio Est Sesia nel fornire tutte le indicazioni e delucidazioni del Regolamento utili per dare la giusta informazione agli utenti e alle istituzioni, soprattutto davanti a un suo utilizzo in situazioni di emergenza. Sono sicuro che da quanto appreso verrà garantito il principio di mantenere un’equità nella distribuzione delle acque a favore di tutti i territori coinvolti”.

Nella prima parte della serata il direttore generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero e l’amministratore delegato di Acqua Novara Vco Daniele Barbone hanno riassunto il quadro dei dati climatici, da cui è emersa la dimensione di problematicità della gestione della risorsa idricaa.

Poi la parola è andata ai vertici di Est Sesia che hanno illustrato nei dettagli la filosofia e il funzionamento del regolamento.

“Le preoccupazioni che, come consorzio, avevamo fino a due mesi fa in merito alla disponibilità e quindi alla gestione della risorsa idrica, erano di una portata diversa rispetto agli scenari di oggi” - commenta Camillo Colli, Presidente di Est Sesia.

“Le piogge di maggio hanno contribuito da dare un sollievo parziale alla disponibilità di acqua, e nell’immediato futuro sembra che ci possiamo aspettare nuove precipitazioni che ci consentirebbero di raggiungere il livello auspicabile di riempimento del Lago Maggiore. In questo modo, avremmo la possibilità di gestire la fornitura di acqua contando su una fonte continua, non soggetta a sbalzi e alle variazioni dovute al clima. Ma dobbiamo guardare al futuro cosci del cambiamento climatico e del fatto che l’acqua non può essere considerata più una risorsa infinita. Il regolamento che abbiamo studiato, e a cui ci auguriamo di non dovere ricorrere nel corso del 2023, siamo certi che diventerà una risorsa utile, alla luce dell’esperienza avuta nel 2022”. 

“Il regolamento per la gestione della risorsa idrica realizzato da Est Sesia è frutto di una attenta analisi dei dati raccolti nel corso del 2022, che è stato in assoluto il peggiore di tutta la storia del Consorzio in termini di siccità, e che abbiamo quindi preso come condizione limite per sviluppare una strategia efficace per far fronte tanto all’immediato presente, quando e ancora di più al futuro, spiega Mario Fossati, Direttore Generale di Est Sesia. Il regolamento nasce per consentirci di dare una risposta pronta ed efficace rispetto alle prospettive future, che già oggi dobbiamo prevedere, immaginare e affrontare. Est Sesia gestisce la risorsa idrica di un vasto territorio, che ha differenti provenienze. In primo luogo, dal Po e dalla Dora Baltea, che da una parte sono complementari, con il grande fiume che fornisce acqua in primavera e in autunno, ma sperimenta secche in estate, e la Dora che, alimentata dai ghiacciai della Valle D’Aosta, fornisce acqua proprio in estate. Abbiamo poi il Sesia e i torrenti interni.

Tutte queste fonti tuttavia sono discontinue e dipendenti dalla situazione meteorologica. Altra fonte è quella del bacino del Lago maggiore, che invece è regolata e consente di gestire l’acqua proveniente dal Ticino, consentendo di disegnare scenari e fare previsioni più sicuri e affidabili. In ogni caso, il regolamento che abbiamo prodotto non è tuttavia l’unica misura che abbiamo messo in campo. Abbiamo infatti aumentato i misuratori di portata, per monitorare con più precisione il territorio. Abbiamo studiato interventi di impermeabilizzazione per i quali abbiamo predisposto progetti precisi, esecutivi e già oggi cantierabili. Abbiamo anche realizzato una ristrutturazione del personale e della rete irrigua, per rendere più efficiente la nostra struttura”.

ECV